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La ribellione della piazza contro Putin

La ribellione della piazza contro Putin
Diritti d'autore ALEXANDER NEMENOV/AFP
Diritti d'autore ALEXANDER NEMENOV/AFP
Di euronews
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In migliaia sono scesi in piazza contro la guerra promossa dal loro presidente. Lo hanno fatto in 54 fra città e cittadine russe. Ci sono stati quasi 2000 arresti

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In un paese dove manifestare contro lo stato è considerato un reato grave non sono mancate migliaia di persone in piazza in tante città che hanno sonoramente protestato contro l'invasione lampo dell'Ucraina promossa dal presidente Putin. Più di 962 persone sono state arrestate a Mosca dopo la dimostrazione contro l'invasione. Nell'insieme del paese sono state arrestate circa 1.745 persone in 54 città russe.

La protesta dei social

Centinaia sono stati anche i messaggi on line che hanno condannato le azioni più aggressive di Mosca dall'invasione sovietica dell'Afghanistan nel 1979 ad oggi. Tatyana Usmanova, un'attivista dell'opposizione a Mosca, ha scritto su Facebook che pensava di sognare quando si è svegliata alle 5:30 del mattino per la notizia, che ha definito "una disgrazia che ci macchierà per sempre". “Voglio chiedere perdono agli ucraini. Non abbiamo votato per coloro che hanno scatenato la guerra", ha detto.

Le motivazioni di Putin

Vladimir Putin ha definito l'attacco una "operazione militare speciale" per proteggere i civili nell'Ucraina orientale dal "genocidio", una affermazione considerata falsa dagli Stati Uniti che hanno previsto l'architettura dell'invasione. Mentre le sirene risuonavano a Kiev, capitale dell'Ucraina, e si cominciavano ad avvertire i rumori di grandi esplosioni, tanti russi iniziavano a firmare lettere aperte e petizioni online chiedendo al Cremlino di fermare l'assalto che già aveva fatto decine di vittime. Diverse star moscovite e alcuni personaggi pubblici russi, incluse alcune vedette della TV di stato, si sono espressi contro l'attacco. Yelena Kovalskaya, direttrice di un teatro di Mosca finanziato dallo stato, ha annunciato su Facebook che avrebbe lasciato il suo lavoro, dicendo che "è impossibile lavorare per un killer e farsi pagare da lui".

Le manifestazioni in tante città

Anche nella seconda maggiore città del paese, San Pietroburgo la polizia ha fermato 433 persone. Decine di persone si sono radunate inoltre nella piazza centrale di Ekaterinburg dove in 40 sono stati ammanettati dalle forze dell'ordine.

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