Greta Thunberg in Lapponia, per sposare la battaglia dei Sami: nomadi che vivono dell'allevamento di renne, oggi minacciati dal progetto di una miniera di ferro
Sì alle renne, no alla miniera. In Lapponia Greta dice "stop alla colonizzazione"
Greta Thunberg tra le renne, per salvare la Lapponia dall'industria mineraria. Obiettivo dell'attivista svedese: allertare Stoccolma sull'impatto che i progetti della britannica Beowulf Mining avrebbero sull'incontaminata regione abitata dai Sami, popolazione indigena che vive prevalentemente dell'allevamento di renne.
In palio per Stoccolma uno dei più grandi giacimenti di ferro di tutta la Scandinavia
L'iniziativa è dettata dall'imminente pronunciamento del governo svedese, che a breve dovrà decidere se concedere al gigante minerario britannico i diritti di sfruttamento di quello che potrebbe rivelarsi il più grande giacimento di ferro di tutta la scandinavia.
La terra dei Sami: nomadi militanti che da sempre si battono per difendere il loro habitat
I Sami contano una popolazione di circa 80.000 persone, sparpagliate tra Svezia, Finlandia e soprattutto Norvegia. Per quanto non vivano più nel rispetto rigoroso delle loro antiche tradizioni, restano tuttavia molto legati all'ambiente naturale che li ospita e che ha forgiato la loro cultura. Da qui le numerose battaglie che già in passato hanno condotto per preservarlo. Celebri in particolare quelle degli anni '70 e '80 contro la costruzione di una diga in Norvegia settentrionale e che portarono, nel 1989, all'istituzione di un "Parlamento Sami".
L'appello dei Sami a Stoccolma: "A rischio ambiente, biodiversità e cultura"
A spingerli oggi alla mobilitazione è il timore che la costruzione della miniera dalla Beowulf Mining metta a rischio non solo il loro stile di vita, ma anche biodiversità, risorse idriche e turismo della regione. Abbracciando la loro battaglia, Greta ha invitato il governo svedese a "fermare la colonizzazione dei Sapmi", termine utilizzato per indicare le aree in cui vivono i Sami.