Dopo la crisi del governo a guida socialista, causata dalla mancata approvazione del bilancio generale dello stato, il Portogallo va alle elezioni politiche in una situazione pandemica non confortevole e con i due maggiori partiti appaiati nei sondaggi
Tutte le opzioni restano aperte in Portogallo sull'esito delle elezioni generali di domenica. Da giorni sono stati aperti i seggi elettorali per chi ha optato per il voto anticipato, poiché sul processo incombe lo spettro dell'astensionismo causa pandemia.
I sondaggi del testa a testa
Stando all'ultimo poderoso sondaggio, socialisti e centrodestra sono appaiati con appena 3 punti di differenza e tutto potrebbe accadere. Non si esclude che partiti minori come Bloco (di sinistra) o i nazionalisti di Chega potrebbero diventare capitali per la formazione del nuovo esecutivo.
Le incertezze dei socialisti
Il primo ministro uscente, il socialista António Costa, è passato dal vagheggiamento di una vittoria con maggioranza assoluta ad accarezzare un accordo col PSD per garantire la governabilità del Paese. In ogni caso una grande coalizione tra socialisti e conservatori non sembrerebbe ancora all'ordine del giorno come accadde negli anni Ottanta, colazione di cui non si hanno molti ricordi positivi.
La destra in leggera rimonta
I sondaggi confermano il consolidamento dell'estrema destra di Chega. Il suo appoggio potrebbe essere decisivo affinché il PSD riesca a formare un governo a maggioranza assoluta. La geometria sarebbe quindi (PSD, IL, cioè Iniziativa Liberale e Chega).
Il Bloco (formazione di sinistra) in campagna elettorale aveva ipotizzato un sostegno a geometria variabile sia rivolto ai socialisti che ai socialdemocratici che sostanzialmente restano una formazione conservatrice. Queste elezioni anticipate avvengono perché il governo guidato dal socialista Costa non è riuscito ad approvare il bilancio generale dello stato per il 2022. Aveva votato contro il Bloco aprendo di fattola crisi.
Il prossimo governo dovrà affrontare sfide enormi dopo i due anni di pandemia che pure hanno messo a dura prova il paese e questo nonostante il sostegno del Recovery Funds dall'Europa.
I MAGGIORI PARTITI IN LIZZA
Partito Socialista
È il partito che rischia di più avendo governato negli ultimi anni. Fondato nel 1973, il PS è un partito di centro-sinistra con ideologie progressiste, europeiste e socialdemocratiche. Fondamentalmente, è un partito di sinistra moderata. Nel suo programma elettorale propone il rafforzamento degli asili nido gratuiti fino al 2024 e il sostegno alle imprese esportatrici che raggiungano un volume di PIL equivalente al 53 per cento nel 2030. Grande attenzione viene data alle energie rinnovabili nella produzione di elettricità.
Partito socialdemocratico
PSD (nato nel 1974) è un partito di centro-destra, con posizioni economiche conservatrici e liberali, guidato da Rui Rio. Insieme al PS è fra i principali protagonisti della politica lusitana. In campagna elettorale propone la riduzione delle tasse, in particolare per le imprese attraverso l'aliquota dell'imposta sul reddito delle società (IRC) dal 21 al 17%.
Bloco de Esquerda
Il Bloco de Esquerda (BE) ha come segretaria generale Catarina Martins, che vorrebbe consentire agli immigrati legali in Portogallo di votare alle elezioni parlamentari. BE sostiene un Socialismo democratico, femminismo antirazzismo e Internazionalismo. Ha portato sul piatto le questioni relative ai diritti LGBT, i diritti delle donne, l'eutanasia, la procreazione medicalmente assistita, la legalizzazione della cannabis ma non solo.
CDS-PP
Fondato nel 1974, il partito di Francisco Rodrigues dos Santos è stato tradizionalmente (prima di Chega e Iniciativa Liberal) il partito più a destra in parlamento.
CHEGA
Nato nel 2019 da André Ventura - tuttora alla guida - CHEGA è una formazione di destra estrema che si ispira al nazionalista e a un conservatorismo liberista anti-statalista.