Nata nel 1971 dopo la guerra civile in Nigeria, oggi presta soccorso medico e umanitario in 80 Paesi con 65 mila operatori
Da 50 anni Medici senza frontiere presta soccorso medico e umanitario alle vittime di terremoti, carestie, epidemie, conflitti e altri disastri. L’Ong nacque dopo la guerra del Biafra che infuriò in Nigeria nel 1968: un gruppo di giovani medici francesi, appena laureati, non solo si prese cura della popolazione, ma decise di lasciare testimonianza degli orrori a cui aveva assistito, segnando così l'inizio del moderno aiuto umanitario.
Lo spiega uno dei fondatori di Msf, Bernard Kouchner, ex ministro degli Esteri francese: "L’esperienza in Biafra è stata fondamentale. Eravamo partiti con la Croce rossa internazionale. Bisognava firmare il documento 'Non testimonieremo quello che vedremo', ma noi volevamo testimoniare per i bambini del Biafra".
L’organizzazione nasce ufficialmente il 22 dicembre del 1971 con 300 volontari, compresi medici e giornalisti fondatori. A metà degli anni 80 diventa un’organizzazione internazionale. Nel 1999 riceve il Nobel per la Pace.
Oggi ha progetti in oltre 80 paesi con 65 mila operatori umanitari impegnati su tutti i fronti, soprattutto i più critici, come l’Afghanistan - dove il sistema sanitario è al collasso e il ruolo della Ong è centrale - il Madagascar, Haiti, rischiando la propria vita. In Etiopia tre dipendenti sono stati assassinati a giugno. La Ong è impegnata anche sul fronte covid e sulle rotte migratorie nel Mediterraneo e in centro America.
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