Viaggio alla scoperta di Omicron

L'interno del laboratorio Lancet
L'interno del laboratorio Lancet   -  Diritti d'autore  AFP
Di Euronews

Eftyxia Vardas, capo della virologia ai laboratori Lancet di Johannesburg, racconta come il suo team ha individuato la variante Omicron e quali dubbi ancora restino da chiarire

Nel laboratorio privato Lancet di Johannesburg, il team della professoressa Eftyxia Vardas è stato il primo a individuare un cambiamento nei campioni del test Covid,  un calo nella proteina Spike, che ha portato alla scoperta di Omicron, la nuova variante del virus che ha fatto temere un nuovo picco di mortalità

"Abbiamo inviato i nostri campioni e i nostri dati alle agenzie nazionali - spiega il primario -  l'Istituto Nazionale di delle Malattie Trasmissibili e la Research Innovation and Sequencing Platform e abbiamo presentato i dati a loro, e poi loro  hanno parlato con altre persone in tutto il paese che stavano osservando la stessa cosa. E cosi abbiamo scoperto Omicron".

I primi dati hanno suggerito che la variante è più contagiosa, rispetto alle precedenti, ma è anche più leggera nei sintomi, Il team ha lavorato al sequenziamento ( un processo costoso e laborioso che permette di individuare il genoma del virus) .

"Abbiamo visto molto chiaramente  - continua la virologa - che la variante Delta è stata spazzata via da Omicron nel giro di due settimane. In modo molto veloce. Quindi non abbiamo certezze. Omicron è un virus migliore e può essere trasmesso meglio? Oppure  la gente ha abbassato la guardia e si è riunita per diffonderlo all'interno di certi gruppi.  Anche questo può succedere... "

L'accesso al laboratorio è ovviamente strettamente limitato, perché il rischio di infezione accidentale è troppo alto. In camice bianco e maschera, Eftyxia Vardas supervisiona un esercito di tecnici, biochimici e colleghi virologi.  All'inizio di novembre, 22 test positivi - per lo più intorno alla capitale Pretoria - avevano catturato l'attenzione del suo team.

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