Torna fino a sabato a Lione la tradizionale "Fête des lumières". Il Covid impone le mascherine e qualche restrizione, ma installazioni e giochi di luce tornano a investire la città francese
Candele e ceri sui davanzali, per celebrare la sconfitta della peste nel XVII secolo. I lionesi non restano però alla finestra e per rinnovare il tradizionale ringraziamento alla Vergine Maria, per la sua protezione della città, tornano in strada per la "Festa delle luci".
“È una festa davvero bellissima - il commento di una visitatrice -. E poi Lione è una città magnifica. Non manchiamo mai questo appuntamento". Una trentina quest'anno le installazioni, che trasformano piazze ed edifici di buona parte della città in teatro di proiezioni e giochi di luci e colori. “È la seconda volta che vediamo questa rappresentazione - il commento di un giovane visitatore -. Si ha l'impressione di esserci davvero dentro".
Atteso da pubblico e visitatori di tutto il mondo, dopo la cancellazione dello scorso anno, il ritorno della Festa delle luci ha dovuto tuttavia fare qualche concessione al Covid. “Decine di migliaia - dice l'inviata di euronews, Andrea Büring - gli spettatori attesi ogni giorno fino a sabato. Una festa però, all'insegna anche delle mascherine".
Mascherine che sono obbligatorie nelle aree in cui è prevista maggiore affluenza. Vietata poi, per scoraggiare assembramenti, la vendita di cibi e bevande in strada. E ai protocolli anti-Covid, si aggiunge anche una forte presenza delle forze dell'ordine. “Le misure di sicurezza e il protocollo sanitario ci hanno subito rassicurato. Vista l'affluenza, il fatto di aver reso obbligatoria la mascherina anche all'aperto è un'ottima cosa". Tradizionalmente sabato, la serata in cui si registra la maggiore affluenza. Numeri che l'impennata di contagi dovrebbe però quest'anno sensibilmente ridurre, rispetto alle edizioni precedenti alla pandemia.