Clima, Timmermans: "La mancata transizione alle rinnovabili causerebbe sofferenze enormi"

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Di Méabh Mc Mahon
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Euronews ha intervistato il vicepresidente della Commissione Ue e responsabile del Green Deal europeo

Euronews ha intervistato Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e responsabile del clima, volto del Green Deal europeo.

**La foto che ha mostrato al Cop26 di Glasgow, in cui compare Kees, il suo nipote di un anno, è diventata virale. Ha toccato un nervo scoperto. Immagino che stesse cercando di mostrare che anche i tecnocrati possono essere umani. Ascoltiamo prima una parte del suo discorso alla sessione plenaria della Cop 26.
**Kees avrà 31 anni nel 2050. Se falliamo, e intendo ora, nei prossimi due anni, lotterà con altri esseri umani per l'acqua e il cibo. Questa è la cruda realtà che dobbiamo affrontare.

Prima domanda: secondo lei Kees sarà soddisfatto dell'esito della Cop26?
Non credo. Abbiamo ancora un lavoro enorme da fare. Ma quello che stavo cercando di fare è mostrare che questo è un problema che riguarda ognuno di noi. Non riguarda solo me e mio nipote. Tutti voi avete persone care, figli o familiari che soffriranno le conseguenze della crisi climatica se non la risolviamo.

**L'accordo sul testo è stato raggiunto all'ultimo minuto. Ci porti dietro le quinte della Cop 26. Cosa stava succedendo realmente?
**Penso sia sempre difficile raggiungere un accordo globale alla Cop. Ma questa volta siamo stati più ambiziosi di quanto molti paesi avevano previsto prima del summit e c'è voluto un po' per convincere tutti. In particolare la formulazione usata dalla presidenza britannica sul carbone era un po' troppo per alcuni paesi produttori di carbone. Così abbiamo dovuto riformularla, mantenendo un alto livello di ambizione, ma usando un paio di parole diverse. In ogni caso il destino del carbone è segnato, questa è la cosa più importante.

Il presidente della Cop26, Alok Sharma, era scosso quando ha detto che è stata solo una fragile vittoria.
Era scosso a causa delle sorprese dell'ultimo minuto, quando diversi paesi improvvisamente non volevano più sostenere il risultato finale del summit. Quindi abbiamo dovuto trovare, insieme a quei paesi, delle soluzioni rapide. Fortunatamente ci siamo riusciti.

**Perché l'Europa è così riluttante a creare un meccanismo di compensazione per i paesi che non causano il cambiamento climatico ma ne sono colpiti?
**Nel mondo sviluppato non c'è nessuno che faccia più dell'Unione europea per compensare le perdite e i danni. Abbiamo spinto gli altri paesi sviluppati a mettere più soldi. Abbiamo messo più soldi sul tavolo per le perdite e i danni. Abbiamo messo più soldi nel fondo di adattamento. Siamo leader in questo, ma dobbiamo fare molto di più perché serviranno migliaia di miliardi per realizzare gli adattamenti necessari per preparare il pianeta a ciò che sta già accadendo, ovvero il cambiamento climatico.

Voglio mostrarle le foto di alcuni attivisti davanti alla sede della Cop26 mentre voi eravate impegnati nel summit. Chiedevano da che parte sta l'Unione europea: sostiene i combustibili fossili o la giustizia climatica? Cosa gli direbbe?
Siamo dalla parte della giustizia climatica e sosteniamo l'eliminazione graduale dei combustibili fossili. Questa formulazione è entrata nella dichiarazione finale, non era mai successo prima, e abbiamo le politiche per sostenerla. Siamo l'unica parte del mondo che ha un piano concreto per ridurre le emissioni di almeno il 55% da qui al 2030. Altri hanno dichiarato che raggiungeranno la neutralità carbonica a metà secolo, ma non hanno ancora dei veri piani per arrivarci. Noi li abbiamo.

Ritiene che il pacchetto climatico "Fit for 55" sarà adottato prima della COP27 a Sharm el-Sheikh?
Spero di sì. Abbiamo ancora molto lavoro da fare. Non tutte le proposte saranno completamente adottate prima della Cop27, ma spero che per allora avremo raggiunto il punto di non ritorno. Contiamo di avere il pieno sostegno al pacchetto nel suo complesso da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, che riunisce tutti gli stati membri. Questo sarebbe incredibilmente importante prima della Cop27.

Euronews di recente ha parlato dell'aumento dei prezzi dell'energia. Le compagnie del settore stanno realizzando miliardi di profitti extra. Perché la Commissione sta promuovendo i cosiddetti "nuovi progetti di interesse comune sul gas" e sosterrà il gasdotto Nord Stream 2?
Dobbiamo aiutare i paesi a passare dal carbone alle energie rinnovabili. Ma alcuni paesi non possono farlo subito. Avranno bisogno di gas naturale come fonte di energia di transizione. Ed è per questo che sosteniamo alcuni di questi progetti. Ma non vogliamo che i paesi restino vincolati al gas naturale. E' solo una soluzione temporanea. Faremo in modo che la nostra legislazione sia adatta allo scopo, in modo che, nei paesi che ne hanno bisogno, ci sia una transizione dal carbone alle rinnovabili passando attraverso il gas naturale.

Il gas naturale può essere considerato ecologico?
No, non può. È un combustibile fossile. Ma allo stesso tempo è un vettore energetico di cui avremo bisogno nella transizione verso il verde.

**E il nucleare?
**Il nucleare ha l'enorme vantaggio di non creare emissioni. Questo è un enorme vantaggio. Ma allo stesso tempo si basa sui combustibili fossili e ha un costo incredibilmente alto.

**E cosa direbbe a Kees delle scorie radioattive del nucleare?
**Il costo di costruzione delle centrali nucleari continua a salire, mentre quelli per risorse energetiche rinnovabili stanno scendendo drasticamente. Non c'è quasi bisogno di denaro pubblico per investire nelle energie rinnovabili, mentre servono enormi quantità di denaro pubblico per investire nel nucleare.

**L'Europa dovrebbe vietare alle compagnie di combustibili fossili di sponsorizzare eventi mediatici, culturali e sportivi?
**Dovremmo chiarire che vogliamo che gli investimenti si spostino dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, le aziende che investono nei primi possono cominciare a farlo nelle rinnovabili. Perché no? Ma stando al Fondo monetario internazionale oggi investiamo circa 11 milioni di dollari al minuto nei combustibili fossili. Questo deve cambiare e deve farlo rapidamente.

**La settimana scorsa abbiamo visto la gente scendere in strada in Belgio, Paesi Bassi e Austria per protestare contro le misure restrittive anti-Covid. Queste manifestazioni sono degenerate in scontri violenti. Quindi la mia domanda è: l'Europa è pronta ad affrontare una crisi climatica?
**È importante far capire ai nostri cittadini non solo i costi della transizione, ma soprattutto i costi di una non-transizione, che sarebbero enormi. Se non cambiamo dovremo affrontare enormi sofferenze. La transizione sarà difficile, dobbiamo assicurarci che sia giusta e non lasciare nessuno indietro. Dobbiamo dimostrare ai nostri cittadini che, quando gli chiediamo di contribuire a tutto questo, quello che gli chiediamo è giusto. Dobbiamo fare in modo che che chi può dare un contributo maggiore lo faccia effettivamente e allo stesso tempo proteggere chi non può farlo da problemi come la carenza energetica.

**Ha l'impressione che la pandemia abbia offuscato un po' il suo Green Deal europeo?
**Naturalmente la pandemia influisce molto su quelle che sono le preoccupazioni della gente oggi. Ma stando a numerose ricerche, se si chiede alla gente qual è la loro principale preoccupazione, la maggioranza degli europei dice che è la crisi climatica, non il Covid.

**Greta Thunberg è un'eroina?
**Lo è, assolutamente. Non avremmo un Green Deal europeo senza di lei e il movimento Fridays for Future.

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