Canarie, il governo promette 200 milioni per la ricostruzione

Duecento milioni di euro: tanti ne ha promessi il premier spagnolo Pedro Sanchez per il recupero di Las Palmas, isola nonché capitale delle Canarie, che nelle ultime settimane è stata investita da una violenta eruzione del vulcano Cumbre Vieja.
Un evento che ha distrutto centinaia di case e prodotto migliaia di sfollati; e che, come sottolineato dallo stesso Sanchez, nel corso della sua visita ufficiale, non è ancora concluso, costringendo quindi a tenere alta la guardia anche per quanto concerne i rischi per la salute.
"Penso che sia molto importante che tutti noi manteniamo le precauzioni - ha dichiarato il Premier - e che, come suggerito dal comitato direttivo, dagli esperti e dagli scienziati, rimaniamo vigili: perché il vulcano è ancora attivo e continua a vomitare lava e quindi le conseguenze potrebbero riguardare non solo le perdite materiali, ma anche la salute dei cittadini".
Rimasto dormiente per gli ultimi 50 anni, il Cumbre Vieja ha ripreso a vomitare lava dallo scorso 20 settembre: saturando l'aria di cenere e costringendo a un monitoraggio costante, anche se - stando a quanto dichiarato dalle aurtorità iberiche - al momento non sarebbero stati rilevati valori dannosi per la salute