Putin: "Blocchiamo le minacce che provengono dall'Afghanistan: terrorismo, droga, fanatismo"

Access to the comments Commenti
Di Cristiano Tassinari  & Euronews - siti e agenzie internazionali
Putin: "Blocchiamo le minacce che provengono dall'Afghanistan: terrorismo, droga, fanatismo"
Diritti d'autore  Alexei Druzhinin/Sputnik

I leader degli otto paesi membri della Shanghai Cooperation Organization (SCO) - Russia, Cina, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, India e Pakistan - sono a Dushanbe, capitale del Tagikistan, di persona o in collegamento video, per discutere in particolare della situazione in Afghanistan.
Ma non solo.

Xi Jingping: "Nessuna ingerenza esterna"

Da Pechino, il presidente cinese Xi Jinping (68 anni) ha dichiarato**: "Non dobbiamo permettere alcuna interferenza esterna negli affari interni dei paesi della regione**".

"Chiedo a tutti i paesi della nostra organizzazione di impegnarsi per una transizione afghana senza intoppi"
Xi Jingping
68 anni, Presidente Cina
AP Photo
Xi Jingping in collegamento da Pechino.AP Photo

Putin: "Bloccare le minacce che provengono dall'Afghanistan"

E, a proposito di interferenze esterne...Già impegnato a difendere la regolarità delle elezioni in Russia e rispedire al mittente le interferenze dell'Unione europea, il presidente russo Vladimir Putin (68 anni) è rimasto a Mosca e si è collegato con il summit di Dushanbe tramite video.

Sull'Afghanistan, ha dichiarato Putin:
"Per noi è importante utilizzare il potenziale della nostra organizzazione per fornire tutta l'assistenza possibile all'inizio di un processo di pace all'interno dell'Afghanistan e, allo stesso tempo, fare di tutto per bloccare le minacce del terrorismo, del traffico di droga e dell'estremismo religioso provenienti da quel paese".

AP Photo
Vladimir Putin in collegamento video con il presidente del Tagikistan.AP Photo

Mire espansionistiche sull'Afghanistan

Putin non ha perso occasione per accusare gli Stati Uniti per la decisione del ritiro dei militari americani dall'Afghanistan, che ha favorito il ritorno al potere dei Talebani, che lo stesso Putin ha definito "non rappresentanti dell'intero popolo afghano".

Sul fronte geopolitico, sulll'Afghanistan le mire della Cina sono evidenti, per poter dar seguito al progetto della "Nuova Via della Seta", per la quale l'Afghanistan è un pezzo fondamentale del puzzle.

Pechino preme, infatti, per il riconoscimento dei Talebani, il prima possibile.

Anche Qatar e Arabia Saudita stanno muovendo passi concreti a livello politico ed economico.
La Russia, per il momento, resta alla finestra.

➡️ Per saperne di più: cos'è l'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai

AP Photo
Tra i leader in collegamento si nota anche il primo ministro indiano Narendra Modi.AP Photo