Vaccinazioni troppo a rilento in Nuova Zelanda, dove il governo ha deciso di non riaprire fino a inizio 2022. In Australia salgono ancora i contagi da Covid-19
La Nuova Zelanda non riaprirà i confini fino ad inizio 2022. Lo ha annunciato Jacinda Ardern: "Non possiamo ancora permetterci una completa riapertura. Ci muoveremo con cautela e prenderemo decisioni solo quando saremo il più sicuri possibile", ha detto la Premier.
Nonostante nel Paese, che conta meno di cinque milioni di abitanti, sia stata gestita bene l'emergenza sanitaria, limitando a 2914 i contagi da Covid-19 e a 26 i decessi (dati della Johns Hopkins university), la campagna di vaccinazione è stata troppo lenta. Circa il 29% della popolazione ha ricevuto la prima dose, e solo il 17% ha completato il ciclo.
In Australia per la prima volta scatta (dalle 17 di giovedì) il confinamento per Canberra e i suoi circa 400.000 abitanti che, per almeno una settimana, non potranno uscire di casa se non per motivi essenziali. Lunghe code si sono già formate davanti ai supermercati.
La misura è stata decisa dopo la scoperta della prima infezione da coronavirus dopo più di un anno. Andrew Barr, che guida il Ministero del Territorio federale della capitale australiana, ha spiegato che non è nota l'origine del contagio e che sono in corso accertamenti per identificare eventuali focolai. Ha aggiunto che si tratta del peggiore rischio per la salute pubblica corso quest'anno e dall'inizio della pandemia.
Con un numero record di 2358 nuovi casi nell'ultima settimana e 16 decessi, l'Australia sta lottando contro la nuova ondata di contagi spinta dalla variante delta. Sydney e Melbourne sono in lockdown da giorni e le restrizioni sono destinate a durare diverse settimane.