Investitura ad Haiti del nuovo primo ministro Ariel Henry. Nominato dal presidente Moise poco prima della sua uccisione, invita il Paese al dialogo e all'unità. L'opposizione gli rimprovera la continuità con il passato
Primo ministro nel segno di Moise
Haiti prova a rialzare la testa e a guardare avanti, dopo l'assassinio del presidente Jovenel Moise. Dilaniato da estrema instabilità e ormai endemica crisi istituzionale, il paese più povero del continente americano ufficializza l'investitura del suo nuovo primo ministro, Ariel Henry.
Henry invita a dialogo e unità
"Il compito che ci attende è complesso, estremo e molto difficile - le sue parole alla cerimonia d'investitura -. Le diverse componenti della società haitiana dovranno concertarsi fra loro per trovare soluzioni di lungo termine ai problemi che ci troviamo ad affrontare".
Arrestati tre agenti per l'assassinio di Moise. Nuovi sospetti sulle forze dell'ordine
71 anni, neurochirurgo e alla sua terza esperienza ministeriale, Henry era stato nominato dallo stesso Moise, pochi giorni prima del sanguinoso blitz del 7 luglio. Per quanto i mandanti restino ancora ignoti, il recente arresto di tre agenti di polizia alimenta nuovi sospetti sull'implicazione di forze dell'ordine e apparati del potere. Oltre 25 gli arresti nel complesso effettuati finora.
Henry, lo stimato neurochirurgo che non piace all'opposizione
Alle spalle una formazione in Francia, dove è membro della società di neurochirurgia, da marzo dello scorso anno Henry partecipa al comitato scientifico investito della gestione dell'emergenza Covid e in passato aveva fatto parte anche di quello incaricato di debellare la poliomielite.
La sua nomina non piace però ai partiti dell'opposizione, che in lui vedono la continuità con clientelismo e corruzione che imputavano a Moise. Molti gli rimproveravano in particolare di coprire, se non addirittura avallare, le attività di potenti gruppi criminali che imperversano nel paese.