Miami: demolito quel che restava del palazzo crollato

Alla fine quel che restava del palazzo crollato in Florida lo scorso 24 giugno è stato demolito. Un’operazione condotta attraverso piccole esplosioni controllate.
Le autorità hanno deciso di procedere con la demolizione totale dell'edificio di 12 piani, traballante e pericoloso, per il timore che anche le parti rimaste intatte potesse crollare durante l'atteso passaggio della tempesta tropicale Elsa, che dovrebbe attraversare lo stato americano a partire da questo martedì. I forti venti attesi avrebbero potuto causare ulteriori danni alla struttura, mettendo a rischio le vite dei soccorritori sempre al lavoro alla ricerca di altre eventuali vittime.
Per la demolizione non è stato necessario far evacuare i palazzi vicini, ma i residenti erano stati avvisati di rimanere all’interno delle loro case e di non usare l’aria condizionata per evitare di far circolare la polvere e altre particelle inquinanti.
Indagini in corso su altri palazzi
Nel crollo di un’ala delle Champlain Towers South a Surfside sono morte 24 persone. 121 i dispersi tra le macerie. Intanto proseguono le indagini per capire se altri palazzi della zona di abbiano dei problemi strutturali simili a quelli del palazzo crollato e per stabilire le cause esatte del cedimento. Ci vorranno mesi prima di chiarire esattamente le cause della tragedia.
Secondo le prime ipotesi, formulate da ingegneri ed esperti, il livello di corrosione e deterioramento della struttura, dovuto principalmente al sale dell’oceano, e una serie di problemi riscontrati nel 2018 durante una perizia sullo stato del palazzo. all’epoca erano emersi sia importanti danni strutturali alla lastra di cemento situata sotto la piscina esterna all’edificio.
Il palazzo di Surfside fu costruito nel 1981. 136 appartamenti abitati soprattutto da pensionati e famiglie benestanti.