Problemi organizzativi e di sicurezza per le elezioni nel secondo paese più popoloso dell'Africa: praticamente certa la vittoria del Partito della Prosperità del premier etiope Abiy Ahmed. Ma per il conteggio dei voti potrebbero essere necessari addirittura dieci giorni
Finite le elezioni, con lunghe code fino a tarda notte, potrebbero volerci addirittura dieci giorni per conoscere il risultato, peraltro scontato, delle elezioni legislative in Etiopia, il secondo paese più popoloso dell'Africa (109 milioni di abitanti).
Vittoria scontata per Abiy Ahmed
Il Partito della Prosperità del Primo ministro e Premio Nobel per la Pace Abiy Ahmed (45 anni) è nettamente favorito, la sua vittoria è scontata.
Secondo Ahmed, sono state le prime elezioni veramente libere dopo decenni di dittatura.
In realtà, si è trattato di un voto incompleto: in oltre 100 delle 547 circoscrizioni del paese, i seggi non sono stati neppure aperti, a causa di problemi di sicurezza o difficoltà organizzative.
È il caso, ad esempio, della regione separatista del Tigrè, devastata da una sanguinosa guerra civile - cominciata a novembre - con le truppe del governo di Addis Abeba, che ha portato 350.000 persone (sono dati dell'Onu) sull'orlo della fame.
Nel Tigrè (che esprime 38 parlamentari) e nelle altre zone in cui non si è potuto votare questa volta, le elezioni dovrebbero ripetersi il 6 settembre.
Ombre, sospetti, brogli e minacce
Secondo gli osservatori internazionali presenti in Etiopia, l'atteggiamento sempre più autoritario di Abiy Ahmed allunga ombre e sospetti su queste elezioni.
Berhanu Nega, leader di uno dei principali partiti di opposizione, l'Ethiopian Citizens for Social Justice (EZEMA), denuncia tentativi di brogli e la cacciata dei suoi fedelissimi dai seggi elettorali.
La "luna di miele" degli etiopi con Ahmed è finita
Le elezioni sono state contestate in diverse regioni dell'Etiopia.
Nell'Oromia, la regione più popolosa del paese (nonchè la regione natale di Abiy Ahmed), che esprime 178 dei 547 seggi parlamentari, il Partito della Prosperità corre da solo, senza rivali, perchè i due principali partiti di opposizione si sono ritirati denunciando intimidazioni da parte delle autorità e l'arresto di alcuni avversari politici locali del Primo Ministro.
La "luna di miele" degli etiopi con Abiy Ahmed - artefice della fine della guerra con l'Eritrea - è finita ormai da un pezzo.