Ucciso in auto, per il gip la moglie deve restare in carcere

'Gravi indizi di colpevolezza, la donna socialmente pericolosa'
'Gravi indizi di colpevolezza, la donna socialmente pericolosa'
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Di ANSA
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(ANSA) - MILANO, 16 GIU - Deve restare in carcere Lucia Finetti, la donna che lo scorso 12 giugno ha ucciso con otto coltellate il marito, Roberto Iannello, 55 anni, dopo una lite in auto nella zona di Baggio, a Milano. Lo ha deciso la gip Sara Cipolla, che ha convalidato l'arresto ed emesso la misura cautelare in carcere. Secondo la giudice sussistono i "gravi indizi di colpevolezza" e la donna è "pericolosa socialmente". Ieri Finetti, difesa dall'avvocato Luca Spizzico, ha provato a difendersi nell'interrogatorio di garanzia, prima rendendo dichiarazioni spontanee, poi rispondendo alle domande della gip. "Non ricordo nulla, ero sotto choc. Non ho fatto nulla, ma se l'ho fatto è stato per legittima difesa perché lui era furioso per questioni di soldi", ha affermato. La donna ha raccontato anche aveva incontrato il marito, da cui si stava separando, per "l'ultima lezione di guida". Lei infatti, anche se aveva preso la patente, non guidava più da tempo, e lui la stava aiutando a riacquistare dimestichezza con la macchina. Quel giorno la vittima le avrebbe detto che era l'ultima volta che le dava lezioni. L'accusa, nell'indagine della pm Francesca Gentilini, è omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e in quanto commesso ai danni del coniuge. (ANSA).

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