Mosca, vaccino obbligatorio per chi lavora nei servizi. Contagi in forte aumento

Mosca, vaccino obbligatorio per chi lavora nei servizi. Contagi in forte aumento
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Di Debora Gandini
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Sanità, istruzione, banche, negozi, ristoranti, centri benessere, trasporti. Almeno il 60%" dei dipendenti di queste categorie nella regione di Mosca deve fare la prima dose entro il 15 luglio

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In Russia la prima dose divaccino anti-Covid diventa obbligatoria per chi per chi opera nel settore dei servizi a Mosca. Questo provvedimento riguarda il personale della sanità, dei trasporti e dell’istruzione na anche chi lavora nei negozi, ristoranti, luoghi culturali, banche e centri benessere.

Una decisione presa da Sergey Sobyanin, il sindaco della capitale, dopo che i contagi sono risaliti in maniera esponenziale. Una situazione drammatica con 12mila pazienti ricoverati e livelli di malattia pari ai picchi dell’anno scorso. Sul suo blog Sobyanin ha fatto notare che se si lavora in un’organizzazione che serve una cerchia indefinita di persone, allora in un’epidemia vaccinarsi non è solo affare personale, indipendentemente dai dispositivi di protezione personale usati.

È la prima volta che viene disposta l’obbligatorietà dell'immunizzazione a qualsiasi categoria di persone. Ma è necessario prosegue il sindaco di Mosca. "Ultimamente abbiamo assistito all'aumento del numero di casi di Covid-19 di circa l'80%, ha sottolineato Sobyanin. Il numero di casi gravi a Mosca è aumentato del 70%. La città deve aprire nuovi ospedali aprendo nuovi ospedali e strutture. Non c’è tempo da perdere.”

"È la prima volta che viene disposta l’obbligatorietà dell'immunizzazione a qualsiasi categoria di persone. Ma è necessario. Il numero di casi gravi a Mosca è aumentato del 70%."
Sergej Semënovič Sobjanin
Sindaco di Mosca

Il capo dell’Autorità per la Salute russa ha ordinato ai responsabili delle aziende del settore di immunizzare almeno il 60%" dei loro dipendenti nella regione e la prima fiala dovrà essere effettuata prima del 15 luglio. Nel Paese che, dopo la Cina, aveva subito approvato un vaccino anti-Covid, ovvero Sputnik V, la campagna di vaccinazione di massa non è mai decollata, soprattutto per la diffidenza delle persone. Meno del 10% ha ricevuto entrambe le dosi.

La decisione di Mosca potrebbe fare da apripista ad altri stati. Intanto l'Italia ha lanciato la produzione del primo lotto di prova del vaccino russo Sputnik V. Come riferito all’agenzia di stampa russa TASS il servizio della società italo-svizzera Adienne Pharma & Biotech, il lotto sarà sottoposto a una revisione interna per la sicurezza e la conformità".

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