(ANSA) - NAPOLI, 18 MAG - "Non si può spaccare in due la categoria dei ristoratori, permettendo solo ad alcuni di lavorare". Questa la motivazione della protesta dei ristoratori di via Santa Chiara, nel centro antico di Napoli, che hanno organizzato un provocatorio flash mob servendo i cibi ai clienti su finte tavolette ("sono biodegradabili", precisano) di wc. "A pochi metri da qui - dice Nives Monda, titolare de "La Taverna a Santa Chiara"- hanno la possibilità di mettere i tavolini in strada. Noi no, e quindi potremo riprendere a lavorare solo dal 1 giugno, un mese dopo gli altri". Al Governo, i ristoratori dei piccoli locali di via S. Chiara, sostenuti da una petizione on-line che dal 26 aprile ha raccolto 12 mila firme, chiedono un indennizzo per l' ulteriore mese di lavoro perduto. "Quando riapriremo il 1 giugno, con il distanziamento previsto per i tavoli, avremo 18 coperti disponibili, rispetto ai 38 dell' epoca pre-Covid - aggiunge la ristoratrice - e c'è il rischio di nuove limitazioni e nuove chiusure n caso di ripresa dei contagi". I clienti,. che nei mesi scorsi avevano sostenuto con il crowdfunding il locale, per evitarne il fallimento, si sono prestati alla protesta provocatoria. (ANSA).
Ristoratori via S. Chiara, flashmob provocatorio
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Di ANSA
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