L'Ambasciata francese ha consigliato a tutti i suoi cittadini di lasciare temporaneamente il Pakistan dopo le violenze scoppiate per l'arresto di un leader radicale
L'Ambasciata transalpina in Pakistan consiglia a tutti i suoi cittadini di lasciare temporaneamente il Paese, travolto da violente proteste anti-francesi messe in atto da sostenitori di un partito politico islamista per l'arresto di un leader radicale.
Quest'ultimo, Saad Rizvi, è statofermato per aver minacciato il Governo di proteste di massa, se non avesse espulso l'inviato francese Marc Barety per una pubblicazione sul profeta Maometto ritenuta oltraggiosa.
La portavoce del ministero degli Esteri francese, Agnes Von Der Muhll, fa sapere che circa 500 sono i cittadini francesi che vivono in Pakistan e che potranno partire con voli commerciali.
Non ci sono reazioni, per ora, sul fronte governativo pakistano.
I seguaci del leader radicale hanno interrotto il traffico, organizzando sit-in sulle autostrade e bloccando strade nelle principali città.
Ne è scaturita una ruvida repressione da parte della Polizia, con scontri che hanno portato alla morte di cinque persone, due delle quali esponenti delle forze dell'ordine, e 350 feriti.