I Paesi dell'Unione in ordine sparso su AstraZeneca, ma l'Oms rassicura: "Vaccino eccellente"

I Paesi dell'Unione in ordine sparso su AstraZeneca, ma l'Oms rassicura: "Vaccino eccellente"
Diritti d'autore AP / Carlos Osorio
Di Giulia Avataneo
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La Bulgaria si è aggiunta nelle ultime ore ai Paesi in cui la somministrazione di AstraZeneca è sospesa

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Prima la Danimarca, seguita a ruota dalla Norvegia e dall'Islanda. Venerdì anche la Bulgaria ha sospeso la somministrazione del vaccino AstraZeneca dopo episodi di coaguli del sangue che si sono verificati sul territorio dell'Unione europea in persone vaccinate da pochi giorni.

In alcuni casi, come in Italia, hanno avuto esito mortale. La correlazione con l'iniezione ricevuta non è dimostrata e per questo l'Oms e l'Unione europea si affrettano a rassicurare la popolazione. 

"AstraZeneca è un vaccino eccellente, come gli altri in uso - dice Margaret Harris, portavoce Oms - Abbiamo riesaminato i dati sulle morti e non c'è alcuna relazione diretta con la vaccinazione. Quindi è molto importante capire che dovremo continuare a usare il vaccino AstraZeneca".

In Italia la somministrazione continua

In altri Paesi, come l'Italia, Austria, Francia e Spagna, continua la somministrazione dopo aver ritirato solo i lotti che hanno generato problemi. A Cosenza le somministrazioni si sono interrotte dopo la decisione dell'Aifa.

I rappresentanti dell'azienda produttrice hanno scritto a Euronews: "Un'analisi dei nostri dati in termini di sicurezza su oltre 10 milioni di casi non ha mostrato alcuna prova di un aumento del rischio di embolia polmonare o di trombosi venosa profonda in qualsiasi gruppo di età definito, sesso, lotto o in qualsiasi paese particolare. L'occorrenza osservata di questi tipi di eventi è significativamente inferiore nei soggetti vaccinati rispetto a quanto ci si aspetterebbe nella popolazione generale. Non ci sono stati gravi eventi avversi confermati e associati al vaccino".

Le accuse di Kurz

Stessa strategia dell'Italia è stata adottata in Austria, dove il cancelliere Sebastian Kurz ha espresso fiducia nel vaccino, prima di sferrare un'accusa durissima agli altri governi europei.

“Le consegne non stanno avvenendo sulla base della popolazione dei vari Paesi- ha detto - Ci sono contatti fra i governi e le case farmaceutiche e accordi dietro le quinte, che aumenteranno le disparità nei prossimi mesi. Per esempio: come si spiega il fatto che Malta entro giugno otterrà tre volte la quantità di vaccini consegnata in Bulgaria?"

Una sedia vuota

In questa situazione aumentano i casi di governi europei che guardano altrove, alla Russia o Israele. Ungheria Repubblica Ceca si sono aggiunte all'alleanza sui vaccini che Israele ha stretto con Danimarca e Austria.

La vicenda ha assunto un carattere ancora più assurdo in Thailandia, dove il primo ministro Prayuth Chan-ocha, già bersaglio delle critiche dei suoi concittadini, avrebbe dovuto sottoporsi venerdì al vaccino in diretta TV, salvo fare marcia indietro e lasciare ad attenderlo una sedia vuota.

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