Assalto al Campidoglio, anche gli sportivi scendono in campo

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Di Alberto De Filippis
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Con toni diversi alcuni sportivi di grido dicono la loro su quello che è accaduto in Campidoglio, a Washington

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Negli Stati Uniti , come se non bastasse lo scontro politico, ci si mettono anche gli sportivi di grido ad alzare l'asticella della tensione.

I giocatori dei Boston Celtics e dei Miami Heat si sono inginocchiati prima della partita.

Alle parole moderate del cestista Butler fanno eco affermazioni molto più dure.

Jimmy Butler, giocatore dei Miami Heat, sulle due Americhe: "Lo sanno tutti quello che sta accadendo, non ci possiamo nasconderci dietro un dito. Ci sono due americhe nel nostro paese. È triste, ma purtroppo è così".

Jaylen Brown, giocatore dei Boston Celtics, sulle due Americhe: "Mi ricorda quello che ha detto il dottor Martin Luther King, che ci sono due Americhe diverse e divise. In una puoi venire ucciso dormendo in macchina, vendendo sigarette o giocando nel tuo cortile. In un'altra puoi prendere d'assalto il Campidoglio, e non si usano lacrimogeni, niente arresti massicci, niente di tutto questo. "

Anche gli sportivi accusati di gettare benzina sul fuoco

Così Doc Rivers, Philadelphia, allenatore dei Filadelfia 76ers: "Riuscite a immaginare se fossero stati tutti neri quelli che hanno assaltato il Campidoglio? Cosa sarebbe successo? Per me è un'immagine che vale più di mille parole."

In realtà fra i manifestanti c'erano anche persone di colore. La questione non è solo razziale, ma anche politica e la responsabilità, oltreché individuale dei manifestanti, è da dividersi con i leader politici che gettano da mesi benzina sul fuoco.

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