Record di arresti per presunta violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, in manette anche un avvocato statunitense
La Polizia di Hong Kong ha arrestato una cinquantina di attivisti filodemocratici per presunta violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, a seguito della partecipazione ad elezioni primarie non ufficiali.
Il provvedimento, motivato con l'accusa di sospetta sovversione, ha riguardato anche ex legislatori: tra questi, Lam Cheuk-ting, che ha pubblicato un video dell'accaduto.
In manette anche un avvocato statunitense, l'attivista John Clancey, specializzato in casi sui Diritti umani.
Negli ultimi mesi, Hong Kong ha già incarcerato diversi attivisti pro-democrazia: il capo della sicurezza, John Lee, ha definito gli arresti come "necessari".
Anche tre organi di stampa locali hanno riferito di aver ricevuto la visita di agenti, in quella che è, a tutti gli effetti, la più vasta operazione contro gli attivisti dall'imposizione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, che prevede pene sino all'ergastolo.
Nello scorso luglio, alle primarie non ufficiali, finalizzate all'individuazione di candidati per un'elezione legislativa, avevano votato più di 600.000 persone.