India: non si sblocca lo stallo tra agricoltori e governo, la protesta va avanti

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Di Euronews  Agenzie:  Associated Press
Un contadino si riposa sotto al suo trattore al confine tra gli Stati di Delhi e Uttar Pradesh, in India, lunedì 4 gennaio 2021
Un contadino si riposa sotto al suo trattore al confine tra gli Stati di Delhi e Uttar Pradesh, in India, lunedì 4 gennaio 2021   -  Diritti d'autore  Altaf Qadri/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.

Nuova fumata nera nelle trattative tra agricoltori e rappresentanti del governo indiano. Anche il settimo round di negoziati si è rivelato infruttuoso: le due parti non sono riuscite a raggiungere un accordo sulla richiesta degli agricoltori di abrogare la riforma agricola che, stando alla categoria, ucciderebbe il settore.

Dopo il rifiuto del governo di revocare la legge, gli agricoltori si sono impegnati a continuare a bloccare le principali autostrade che collegano la capitale con il nord del Paese. Le due parti hanno concordato di incontrarsi per ulteriori colloqui venerdì.

"Risolvere i problemi dei contadini dipende dalla volontà del governo. Non porremo fine alle nostre proteste finché le nostre richieste non saranno soddisfatte", ha detto Hannan Mollah, un leader dei contadini.

Decine di migliaia di contadini hanno bloccato le autostrade per quasi 40 giorni nonostante la pandemia, le piogge e l'ondata di maltempo .

Gli agricoltori temono che il governo smetta di comprare il grano a prezzi minimi garantiti dalla legge e che l'ingresso delle multinazionali spinga i prezzi al ribasso. Il governo si è detto disposto a fare sì che continui ad esserci un prezzo minimo garantito.

Il settore contribuisce per circa il 15% al Pil del Paese, produce ricchezza per circa 3 miliardi di dollari l'anno e riesce a sfamare 600 milioni di persone. Gli agricoltori hanno minacciato di tenere una manifestazione il 26 gennaio, quando l'India celebrerà la Festa della Repubblica, se le loro richieste non saranno soddisfatte.

Nel loro ultimo incontro del 30 dicembre, le due parti avevano raggiunto un'intesa su due questioni: che il governo avrebbe continuato a sovvenzionare l'elettricità per l'irrigazione delle aziende agricole e che gli agricoltori non sarebbero stati puniti per aver bruciato i residui del raccolto, causa dell'inquinamento atmosferico.