Non solo De Luca: gli altri politici in Europa già vaccinati contro il Covid-19

Il tanto contestato vaccino al governatore della Campania
Il tanto contestato vaccino al governatore della Campania Diritti d'autore Twitter: VincenzoDeLuca
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Di Lillo Montalto Monella
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Non siamo soli. Il dibattito sui politici che si vaccinano (un esempio per tutti, o un modo di saltare la fila?) infuria anche in altri Paesi, riflettendo - a suo modo - l'atteggiamento critico dei governati nei confronti dei governanti.

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In Italia tiene banco la vaccinazione anti-Covid del 71enne governatore della Campania, Vincenzo De Luca, accusato di essere un "furbetto del vaccino" (prima pagina de Il Giornale) e di aver "saltato la fila".

Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla di "indegno l'abuso di potere", con parole simili rispetto a quelle usate dai leader dell'opposizione, Salvini e Meloni. La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, accusa De Luca di non aver rispettato "i criteri indicati da noi, ma non è la prima volta".

"Non so come abbia fatto ad avere la dose - aggiunge - ma le indicazioni del Ministero erano distanti: tra le priorità c'erano medici, operatori sociosanitari e anziani delle rsa. Era una giornata simbolica che volevamo dedicare alle categorie più vulnerabili e colpite".

Il diretto interessato, De Luca, sottolinea invece la necessità di "dare l'esempio, e io l'ho fatto. Dobbiamo puntare ad avere il 100% di campani vaccinati, superando elementi di disinformazione o di incertezza".

Il dibattito va ben al di là della necessità di cavalcare la "più ghiotta photo opportunity del secolo", come scrive Wired: si tratta di riflettere per bene se i politici siano davvero i migliori testimonial per un vaccino - o se invece servirebbe una comunicazione scientifica più matura e razionale.

Sta di fatto che non siamo soli, e il dibattito sui politici che si vaccinano (un esempio per tutti, o un modo di saltare la fila?) infuria anche in altri Paesi, riflettendo a suo modo l'atteggiamento critico dei governati nei confronti dei governanti.

La Francia molto cauta

In Francia, dove è relativamente basso il livello di fiducia nei vaccini, il governo francese è stato molto cauto nella sua campagna di comunicazione, evitando un eccessivo protagonismo anche alla luce del basso gradimento nei sondaggi. La prima vaccinazione oltralpe, in una casa di cura in una zona povera fuori Parigi, non è stata trasmessa in diretta televisiva come in altre parti d'Europa e non vi ha partecipato nessun ministro del governo.

Macron - lui stesso risultato positivo al coronavirus - ha ribadito domenica che il vaccino sarà gratuito e non obbligatorio. Le autorità contano sull'azione di convincimento dei medici sui pazienti. Pubblicamente, nessun alto funzionario ha sgomitato per le luci della ribalta e tutti insistono molto sul fatto che dovrebbe andare prima ai più vulnerabili.

In un Paese con una grossa popolazione di anziani - alcuni dei quali con problemi cognitivi - il governo ha subito pressioni da parte delle famiglie interessate per elaborare un'ampia strategia al fine di raccogliere il consenso informato dei pazienti delle case di cura, prima di procedere con le vaccinazioni.

Negli Stati Uniti, si sono vaccinati l'attuale vicepresidente Pence e il presidente eletto Biden, ma anche i rappresentanti del Congresso. Come ha spiegato la deputata Alexandria Ocasio-Cortez, la vaccinazione è stata effettuata nell'ambito di una misura di sicurezza nazionale che impone la "continuità della governance".

Ocasio-Cortez ha raccontato come sono andate le ore post-iniezione nelle sue Stories su Instagram, contribuendo a sensibilizzare la popolazione americana con un linguaggio semplice e accessibile ai più, non lesinando risposte alle domande che le venivano inviate in diretta.

Gli altri politici già vaccinati in Europa

In Repubblica Ceca - risparmiata dalla prima ondata della pandemia, ma falcidiata dalla seconda - il primo ministro ceco**, Andrej Babis**, si è fatto inoculare la dose di vaccino Pfizer-BioNTech all'alba di domenica. Seduta accanto a lui, la veterana della seconda Guerra Mondiale, Emilie Repikova, altra destinataria della preziosa iniezione.

"Nel nostro Paese, come in altri Paesi UE, è iniziata la vaccinazione contro il Covid-19. Prima verranno vaccinati gli operatori sanitari, gli anziani ei gruppi a rischio", si legge. "Dopo l'anno peggiore della nostra storia moderna, il vaccino è speranza di una vita normale"

In Grecia si è fatto vaccinare il primo ministro, Kyriakos Mitsotakis, dichiarando domenica che si è trattato di "un grande giorno per la scienza e per l'Unione Europea". Katerina Sakellaropoulou, presidente greca, è comparsa in tv per ringraziare scenziati e ricercatori "del grande regalo di Natale". Anche lei si è vaccinata all'ospedale Evangelismos di Atene.

Tra i politici che si sono fatti vaccinare domenica c'è anche il ministro della Salute bulgaro, Kostadin Angelov. "Non vedo l'ora di vedere mio padre 70enne senza paura di infettarlo", ha detto Angelov.

Il presidente di Cipro ha ricevuto il 28 dicembre il vaccino Covid-19 in diretta TV.Descrivendolo come "un dono di vita", Nicos Anastasiades ha ringraziato gli scienziati per la scoperta del vaccino e i medici, le infermiere e gli altri operatori sanitari che sono stati in prima linea negli ultimi mesi. Il programma di vaccinazione sulla popolazione di Cipro di circa un milione di persone è iniziato domenica. Non sarà obbligatorio.

In Europa, le vaccinazioni sono iniziate un giorno prima del previsto (27 dicembre) in Germania, Ungheria e Slovacchia.

Qui ha ricevuto la prima dose il vicepresidente della Commissione UE per le Relazioni interistituzionali UE, Maroš Šefčovič. Come lui, si è vaccinata anche la presidente, Zuzana Čaputová.

Come scrive Politico, in Ungheria la politicizzazione della questione vaccinale potrebbe ritorcersi contro il primo ministro, Viktor Orbán (anche in vista delle elezioni del 2022).

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A Budapest, dove si è giocato di contropiede ed è stata anticipata di 24h la data di inizio delle vaccinazioni rispetto al resto d'Europa, il tasso di positività al coronavirus è tra i più alti dell'Unione Europea, ma gli ungheresi sono tra i più restii a farsi vaccinare.

In Germania, l'operatore di una casa di cura tedesca dove sabato sono state vaccinate decine di persone, tra cui una donna di 101 anni, ha affermato: "Ogni giorno che aspettiamo è un giorno di troppo".

In Russia, Putin si farà presto vaccinare. Ad agosto scorso, una delle sue figlie ha preso parte ai test clinici del vaccino russo, Sputnik V. Il presidente russo era arrivato a sostenere che il vaccino non fosse pensato per persone di età superiore ai 60 anni, ma evidentemente si è ricreduto, segnala la redazione russa di _Euronews. _

Nel Paese, i livelli di fiducia nello Sputnik V sono bassi e la maggior parte dei russi (58%) si dice restia a farsi vaccinare. Solamente il 38% dei rispondenti di un recente sondaggio si è detto disposto a farsi vaccinare.

Il vaccino sviluppato dalla tedesca BioNTech e dalla statunitense Pfizer è stato distribuito in Europa a partire da venerdì, quando è uscito a bordo di celle frigorifere su quattro ruote da uno stabilimento belga.

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Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha indicato che - includendo nel computo anche i vaccini in fase di sviluppo, la UE avrà più vaccini del necessario e potrebbe condividere il suo surplus con i Balcani occidentali e l'Africa. "L'Europa è ben posizionata".

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