Le proteste dell'opposizione cilena contro il presidente Sebastián Piñera. Scontri a Santiago del Cile. La piazza ne chiede le dimissioni, per la cattiva gestione della pandemia e per i provvedimenti economici "anti-popolari"
Le proteste antigovernative riprendono con la consueta regolarità in Cile contro l'amministrazione conservatrice del presidente Sebastián Piñera, dopo la lunga pausa dovuta al covid.
I manifestanti chiedono ne chiedono le dimissioni con la liberazione dei militanti incarcerati nelle dimostrazioni di quasi un anno fa.
Lo scorso 25 ottobre i cileni hanno votato a favore di una nuova costituzione abbandonando quella introdotta dalla giunta di Pinochet al termine della sua dittatura nel 1988.
Secondo alcuni sondaggi solo il 13 per cento dei cileni sarebbe a favore di Piñera.
L'attuale Capo dello Stato è criticato anche per quella che suoi oppositori considerano una cattiva gestione della pandemia.
Ma le proteste erano già cominciate nel 2019 a causa delle misure economiche impopolari, considerate dall'opposizione provvedimenti economicamente restrittivi per la classe media e i ceti meno abbienti.