Il presidente Piñera: "Messaggio forte e chiaro ai partiti politici tradizionali". La nuova Carta sostituirà quella imposta da Pinochet
Il Cile rompe con la sua classe politica e sceglie sinistra e indipendenti per la riscrittura della Costituzione. Si delinea l’esito del più importante voto per il Paese sudamericano dal ritorno della democrazia che, lo scorso weekend, ha chiamato alle urne i quasi 15 milioni di elettori cileni ad eleggere sindaci, amministratori comunali, governatori regionali e soprattutto i 155 membri dell’Assemblea costituente incaricata di redigere una nuova Costituzione.
Ha riconosciuto la sconfitta il presidente Sebastián Piñera: "In queste elezioni, è stato inviato un messaggio forte e chiaro al governo e anche a tutte le forze politiche tradizionali. Non rispondiamo in modo adeguato alle richieste e ai desideri della cittadinanza".
Una volta approvata da referendum il prossimo anno, la nuova Costituzione sostituirà quella imposta dalla dittatura di Pinochet, tagliando dopo 40 anni ogni legame col passato. La destra al potere ha raccolto meno di un terzo dei voti e non avrà modo di condizionare le decisioni dell'Assemblea costituente.