Un G20 che rappresenta un rischio per l'Arabia Saudita

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Di Alberto De Filippis
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Il vertice dei leader del Gruppo dei 20 questo fine settimana a Riyad si distingue più per ciò che non è che per ciò che è.

Online a causa del coronavirus, il raduno dei leader più importanti del mondo non sarà un'opportunità per re, presidenti e primi ministri di condurre l'intima diplomazia di riunioni a porte chiuse o posare per memorabili foto di famiglia. Senza gli arrivi sul tappeto rosso, non sarà un'occasione per gli ospiti sauditi di abbagliare i media di tutto il mondo.

Non si prevede neppure che fornirà una risposta unificata a livello globale alla peggiore pandemia degli ultimi decenni. Sebbene siano stati stanziati miliardi di dollari per medicinali e vaccini, i paesi del G-20 si sono concentrati principalmente sulla sicurezza delle proprie forniture, malgrado le rassicurazioni della Ursula van der Leyen: "L'anno scorso, al G20, gli Stati Uniti hanno rotto il consenso con la loro all'opposizione all'accordo di Parigi. Quest'anno, sono felice di vedere che gli Stati Uniti stanno sostenendo quelle conclusioni. Al vertice, esorterò ancora una volta i partner del G20 a impegnarsi per la piena ed effettiva attuazione dell'accordo di Parigi. Abbiamo compiuto progressi ".

La pandemia di Covid è il convitato di pietra. La presenza incombente a cui in parte sono stati dedicati gli interventi dei capi di stato e di governo, che partecipano al G20 virtuale.

"L'obiettivo è quello di distribuire due miliardi di dosi di vaccino entro la fine del 2021 - ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel - quasi 5 miliardi di dollari sono già stati raccolti per questa iniziativa. La Germania sta contribuendo con più di mezzo miliardo di euro. Per fermare la pandemia, ogni paese deve avere accesso e potersi permettere il vaccino. I fondi promessi finora non sono ancora sufficienti per raggiungere questo obiettivo. Per questo mi appello a tutti voi per sostenere questa importante iniziativa"

Il presidente francese Emmanuel Macron ricorda che "gli sforzi per rendere disponibili le dosi di vaccino non saranno efficaci se non si decide di rafforzare, o meglio ricostruire, il sistema sanitario primario". 

Il covid impedirà all'Arabia Saudita di realizzare la propria "operazione simpatia" di fronte al mondo

Il vertice virtuale però, risparmierà probabilmente al principe ereditario Mohammed bin Salman i problemi di una protesta popolare, due anni dopo che le agenzie di intelligence occidentali hanno dichiarato la sua responsabilità nell'omicidio dello scrittore Jamal Khashoggi in Turchia da parte di agenti sauditi. L'uomo venne strangolato e sciolto nell'acido nel consolato saudita di Istanbul.

Un massacro e un coinvolgimento che il sovrano ha sempre negato. Ma un incontro online priva anche i sauditi di uno spettacolo mediatico per pubblicizzare la propria posizione nel mondo.

il luogo dove scomparve lo scrittore dissidente

I ritratti delle attiviste saudite, tra cui Loujain Al-Hathloul, incarcerata senza processo dal 2018, sono stati proiettati sulla facciata del Museo del Louvre a Parigi.

Dal 1° dicembre la presidenza di turno del G20 sarà italiana.