Usa, il Senato conteso: la Georgia è l'ago della bilancia

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Di Euronews
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Equilibrio alla camera alta statunitense: si attende il ballottaggio per i 2 seggi della Georgia

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Dopo la vittoria di Joe Biden contro Donald Trump, negli Stati Uniti il testa a testa elettorale si è trasferito in Senato: 48 a 48, al momento, l'equilibrio è totale. 

I democratici non sono riusciti a prendere il controllo della camera alta, i repubblicani non hanno la certezza di conservare la maggioranza.

Sono 4 i seggi ancora da assegnare: in Alaska e North Carolina sono in testa i repubblicani, mentre per gli altri 2  – entrambi della Georgia – si andrà appunto al ballottaggio il 5 gennaio.
In caso la situazione non si sblocchi e si arrivi a nuova parità, il vice presidente degli Stati Uniti ha diritto di voto.

Jonathan Katz, senior fellow del German Marshall Fund, spiega l'importanza di avere la maggioranza nei due rami del Congresso: "Quando si ha il controllo del Senato - dice - si ha il controllo delle commissioni chiave. E, se sei il presidente e Camera e Senato sono dello stesso segno, hai la possibilità di far passare il tuo ordine del giorno. È davvero difficile, anche quando hai la maggioranza nei due rami del Congresso, è comunque sempre difficile".

Il Senato americano ha alcuni poteri esclusivi: ha la facoltà di accettare o respingere le nomine di funzionari e giudici federali effettuate dal Presidente. Con la camera bassa approva i bilanci e ha il potere di bloccare l'iter legislativo.

Dice Jack Parrock, corrispondente di Euronews a Washington: "I senatori mantengono i loro seggi per sei anni, con elezioni scaglionate ogni due anni per un terzo di essi. Ciò significa relazioni e amicizie che si costruiscono in lunghi periodi di tempo".

Donald Trump ha goduto di un Senato a maggioranza repubblicana per tutto il suo mandato.

Joe Biden ha conquistato per la prima volta un seggio al Senato nel 1972 e conosce bene il suo funzionamento

Dan Scandling, consulente di APCO Worldwide, società di consulenza internazionale indipendente, fondata nel 1984 a Washington, sottolinea il peso delle relazioni: "Joe Biden è un veterano del Senato. Ha relazioni che durano da tutta una vita. Ha rapporti di lunga data con Mitch McConnell, il leader repubblicano della maggioranza in Senato. Quindi penso che si arriverà a tentare di lavorare insieme. Ma credo che sia ancora troppo presto,per capire come andrà a finire. Su alcune questioni lo faranno, su altre non lavoreranno insieme. I repubblicani al Senato decideranno in blocco su certe cose".

Il controllo del Senato, in caso di risultati positivi per i dem, darebbe a Biden un miglior margine di manovra per spingere la sua agenda politica.

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