Non solo elezioni Usa: ecco 5 notizie europee che potreste aver perso

Non solo elezioni americane
Non solo elezioni americane Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews, AFP e AP
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Le top news in Europa oscurate delle elezioni americane: dalla legge sull'aborto in Polonia alle tensioni di Macron con il mondo islamico sino alla centrale nucleare in Bielorussia

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Il cono di luce è tutto per le elezioni americane, che propongono una corsa insolitamente serrata per vedere chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca tra il presidente in carica Donald Trump e lo sfidante, l'ex vicepresidente Joe Biden.
Il mondo ha però continuato a girare, seppure momentaneamente sotto traccia: ecco le cinque più grandi storie in Europa che potrebbero essere sfuggite alla vostra attenzione durante la copertura della corsa presidenziale statunitense.

1. La Bielorussia accende la sua controversa nuova centrale nucleare

La Bielorussia ha messo in funzione martedì uno dei reattori della sua prima centrale nucleare.

L'impianto è costruito dalla società russa Rosatom, finanziata in gran parte con un prestito di Mosca - il costo è di 9,3 miliardi - e inaugurata a Ostrovets, ad appena venti chilometri dal confine con la Lituania, contraria al progetto.

Il ministro dell’energia ha annunciato ufficialmente che il primo reattore dell’impianto è stato collegato alla rete di fornitura del Paese.
Il progetto prevede l’attivazione di due unità con una capacità totale di 2.400 MW.
A pieno regime coprirà un terzo del fabbisogno nazionale di questo Paese di 9,5 milioni di abitanti, nel solco dell’obiettivo dell’autosufficienza energetica annunciato da Lukashenko.

Il cosiddetto reattore russo di terza generazione, entrato in funzione martedì, è il primo del suo genere ad operare all'estero. Altri tre reattori dello stesso tipo sono in funzione in Russia e un quarto dovrebbe entrare presto in funzione.

La mossa arriva 34 anni dopo che il disastro nucleare di Chernobyl nel sud del Paese: i bielorussi sono ancora traumatizzati dall'incidente, che ha irradiato un quarto del suo territorio dopo l'esplosione del 1986 di un reattore nella centrale sovietica dell'attuale Ucraina.

La centrale elettrica è una questione controversa anche in Lituania. che ha sollevato preoccupazioni circa gli standard di sicurezza dell'impianto. Il Paese ha risposto tagliando le importazioni di energia dalla Bielorussia pochi minuti dopo che il reattore di Ostrovets è stato collegato alla rete nazionale dell'ex Stato sovietico.

2. La Polonia ritarda la sentenza del tribunale per l'aborto dopo le proteste

Il governo polacco, guidato dal partito di destra Diritto e Giustizia (PiS), ha ritardato la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, prevista entro il 2 novembre, della legge che vieta l’aborto anche in caso di malformazione del feto. La norma era stata sancita da una sentenza della Corte costituzionale e ha scatenato quasi due settimane di proteste a livello nazionale. Si tratta di manifestazioni nate dai movimenti femministi, che hanno però coinvolto anche gli studenti, le organizzazioni per i diritti LGBT+, i tassisti e i conducenti di mezzi pubblici, gli agricoltori, con una piattaforma di richieste sempre più ampie.

Un funzionario del governo ha detto martedì che i leader si stanno prendendo tempo per discutere la sentenza contestata e trovare una soluzione.

"C'è una discussione in corso e sarebbe bene prendersi un po' di tempo per il dialogo e per trovare una nuova posizione in questa situazione che è difficile e suscita forti emozioni", ha detto Michal Dworczyk, il capo dell'ufficio del primo ministro Mateusz Morawiecki.

Al centro della mobilitazione, in particolare per le strade di Varsavia e di altre città polacche, la decisione che vieta l'aborto in tutti i casi tranne che per lo stupro, l'incesto o se la vita della madre è in pericolo.

Il 22 ottobre la Corte costituzionale ha stabilito che l'aborto di feti con difetti congeniti viola la costituzione, in effetti rendendo ancora più severa quella che era già una delle leggi più restrittive d'Europa. Consentirebbe solo l'aborto in caso di rischio per la vita della donna o di reato - che significa stupro o incesto - consentito dalla legge polacca.

3. Il tunnel ferroviario-stradale sommerso più lungo del mondo ha il via libera

Dopo anni di procedimenti giudiziari, un tribunale tedesco ha dato il via libera alla costruzione del tunnel ferroviario e stradale sommerso più lungo del mondo, il Fehmarnbelt, che collegherà Danimarca e Germania.

L'infrastruttura, lunga quasi 18 chilometri, la cui apertura è prevista per il 2029, collegherà le isole danesi di Lolland-Falster a sud di Copenaghen alla regione tedesca dello Schleswig-Holstein, passando sotto il Mar Baltico.

I due Paesi hanno dunque convalidato le procedure amministrative e i tribunali tedeschi hanno appena deciso di autorizzare il lancio del progetto nel 2021. Anche se in Danimarca sono già iniziati i lavori preparatori nei pressi di Rødbyhavn, in particolare per non ostacolare la mobilità dei residenti locali negli anni a venire.

4. La mediazione di Macron con i Paesi musulmani

Nel tentativo di alleviare il continuo contraccolpo delle dichiarazioni a sostegno della libertà di espressione (in relazione alle vignette satiriche), il presidente francese Emmanuel Macron sta valutando l'ipotesi di una mediazione con i Paesi musulmani. Le relazioni con alcuni di essi sono diventate tese dopo i commenti seguiti all'attacco terroristico di Parigi, che ha portato alla decapitazione di un insegnante da parte di un estremista islamico, e il successivo attentato a Nizza in cui tre persone sono state uccise.

Macron ha cercato di disinnescare le tensioni con i leader musulmani, tra cui il presidente turco Erdogan, in una lunga intervista con l'emittente televisiva Al Jazeera.

"Capisco e rispetto che si possa essere scioccati da queste caricature, ma non accetterò mai che si possa giustificare la violenza fisica a causa delle vignette satitiche e difenderò sempre nel mio Paese la libertà di dire, di scrivere, di pensare, di disegnare", ha detto Macron.

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5. Svezia ultimo paese europeo ad imporre nuove restrizioni Covid-19

Un tempo considerata un esempio di buona pratica nella gestione del Covid-19, la Svezia si è unita a molti dei suoi vicini europei nell'introdurre nuove restrizioni, in considerazione dell'aumento dei casi nel Paese.

"Stiamo andando nella direzione sbagliata. La situazione è molto grave", ha detto il primo ministro svedese Stefan Lofven. "Ora, ogni cittadino deve assumersi le proprie responsabilità. Sappiamo quanto sia pericoloso".
La scelta era stata quella di non imporre un blocco nazionale in primavera, mentre altri paesi dell'Ue lo avevano fatto.

Nuove misure sono entrate in vigore nella nazione scandinava, che ospita 10 milioni di persone.
Le nuove restrizioni imposte in Svezia includono limiti di capacità nei ristoranti e nei caffè con un massimo di otto persone a qualsiasi tavolo.
Anche l'Austria e la Grecia hanno introdotto nuove misure restrittive, mentre la Germania ha imposto una chiusura parziale. Regole più severe anche in Italia, Francia, Kosovo e Croazia. 

L'Inghilterra introdurrà un blocco quasi totale a partire da giovedì, anche se le scuole e le università rimarranno aperte.

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