Con gli skipass italiani in aumento fino al 40 per cento, gli sciatori cercano alternative economiche. Dalla Bulgaria alla Georgia, fino ad Andorra, ecco le destinazioni dove una settimana bianca costa meno senza rinunciare alla neve
Con l’avvicinarsi della stagione sciistica, molti appassionati di montagna stanno facendo i conti con un’amara sorpresa: sciare quest’anno costerà molto di più. In Italia, i prezzi degli skipass — dalle Dolomiti agli Appennini — sono aumentati fino al 40 per cento in più rispetto al 2021, un rincaro che le associazioni dei consumatori definiscono “ingiustificato”.
Secondo uno studio europeo, dal 2015 il costo dello sci è cresciuto del 34,8 per cento al di sopra dell’inflazione, rendendo sempre più difficile organizzare una settimana bianca senza sforare il budget.
Ma qualche alternativa esiste: basta guardare oltre le Alpi, dove Paesi come Bulgaria, Georgia e Andorra offrono neve garantita, prezzi contenuti e un’atmosfera più rilassata rispetto alle località più blasonate.
Bulgaria: neve e risparmio sulle montagne dei Balcani
La Bulgaria è ormai una delle mete sciistiche più convenienti d’Europa. A Borovets, nel massiccio del Rila, lo skipass giornaliero per adulti costa circa 52 euro, con sconti “early bird” nei mesi di novembre e dicembre. Il pass stagionale si aggira intorno ai 1.020 euro, ma per gli over 75 scende a soli 54 euro.
Il noleggio di sci e attrezzatura costa circa 20 euro al giorno, mentre gli alloggi partono da 30 euro a notte. La località è raggiungibile da Sofia con navette condivise, un modo pratico per contenere ulteriormente le spese.
Anche Bansko, nel Parco Nazionale del Pirin, offre prezzi competitivi: un pass giornaliero lo scorso anno costava 56 euro, mentre quello stagionale — acquistato entro fine novembre — 869 euro. Gli over 75 pagano appena 51 euro.
Con piste curate, buona neve e prezzi nettamente inferiori rispetto a Italia o Svizzera, la Bulgaria resta una delle migliori opzioni per chi cerca una settimana bianca low cost.
Georgia: autenticità e avventura nel Caucaso
Le montagne della Georgia offrono un’esperienza di sci più selvaggia, ma altrettanto affascinante. Le stazioni di Gudauri e Tetnuldi, tra i 2.000 e i 3.000 metri di altitudine, garantiscono neve naturale per gran parte della stagione, evitando l’uso intensivo dell’innevamento artificiale.
Lo skipass giornaliero costa circa 25 euro, mentre un pass stagionale valido per tutte le località sciistiche del Paese si aggira sui 200 euro. Il noleggio dell’attrezzatura completa costa in media 22 euro al giorno.
"La Georgia ha un’aria di avventura che non si trova nelle stazioni più patinate delle Alpi", racconta Petr Majer, istruttore della scuola Vagabond Adventures di Gudauri.
Le infrastrutture possono essere meno sviluppate, ma l’autenticità, la cordialità della popolazione e la cucina — dai celebri khinkali ai khachapuri — ripagano ampiamente il viaggio.
Andorra: il piccolo Paese dei Pirenei dove sciare conviene ancora
Nel cuore dei Pirenei, Andorra continua a essere una meta ideale per chi cerca piste ben tenute e prezzi più accessibili rispetto alle grandi località alpine.
A Pal-Arinsal, parte del comprensorio Vallnord, gli skipass giornalieri costano circa 52 euro, e il Nord Pass stagionale (750 euro) consente l’accesso anche a Ordino Arcalís, per un totale di 90 chilometri di piste.
Per chi vuole spingersi oltre, il Pass Andorra (970 euro) include anche Grandvalira, il comprensorio più grande dei Pirenei con 140 piste e 215 chilometri totali. Lo skipass giornaliero a Grandvalira costa circa 61 euro, e la località è stata premiata più volte ai World Ski Awards come miglior stazione sciistica di Andorra.
Tra aumenti generalizzati e stazioni sempre più esclusive, sciare in Europa resta possibile anche con un budget limitato, a patto di saper guardare oltre le destinazioni più note.
Che sia la convenienza della Bulgaria, l’autenticità della Georgia o la qualità accessibile di Andorra, l’inverno 2025 offre ancora molte opportunità per godersi la neve senza spendere una fortuna.