Euronews visita le trincee degli armeni

Amanda Coakley è andata per Euronews in visita a una trincea in prossimità di Agdam, cittadina di origine armena che adesso si trova sulla linea di fuoco nella guerra in Nagorno-Karabakh. Aghdam era la città delle pietre bianche prima di essererasa al suolo con la furia dei bombardamenti che negli anni Novanta avevano investito anche questa regione. La ricostruzione è rimasta parziale.
I rumori del nemico
Le trincee armene non sono distanti dai campi degli azeri. Di notte col silenzio i soldati dall'una e dell'altra parte possono sentire i rispettivi rumori. A difendere questa posizione vicino alla città di Agdam ci sono giovani soldati. Tra loro un aspirante pilota, uno chef, un informatico e un musicista. Hanno tutti fra i 18 e i 20 anni. Questa è la loro prima guerra. Il loro tenente ha ventotto anni e crede che questa unità sia pronta per una dura lotta. Si sentono tutti sostenuti dal loro paese e dichiarano di essere pronti al peggio.
Una trincea come casa
Questa trincea è diventata la loro casa dal 27 settembre. La camera da letto dove dormono quattro uomini a rotazione. Il sergente prima della guerra lavorava come cuoco in Nagorno-Karabakh.
Presidiano è una postazione che è rimasta relativamente tranquilla nelle ultime tre settimane, visto che i combattimenti più intensi ci sono stati più a sud. Fuori il bel tempo mantiene la trincea asciutta ma l'inverno si avvicina in fretta e cominceranno i problemi. Con il cessate il fuoco umanitario andato in pezzi e mentre le parti belligeranti continuano la propaganda bellicosa, questi combattenti dovranno aspettare ancora un pò per tornare a casa.
La tregua violata
Intanto almeno 12 persone sono morte e altre 40 sono rimaste ferite dopo il lancio di un missile che nele ultime ore ha colpito Ganja, la seconda città dell'Azerbaigian, segnando un'escalation del conflitto in Nagorno Karabakh. Lo ha riferito l'ufficio del Procuratore generale del Paese. Il missile lanciato nelle prime ore del mattino ha colpito diversi edifici in una zona residenziale della città di 300mila abitanti, aggravando il conflitto armato tra l'Azerbaigian e le forze separatiste armene del Nagorno-Karabakh.