La ministra della Transizione Ecologica, Barbara Pompili invita ai comuni della costa atlantica di aderire all'iniziativa
Spiagge senza plastica. Questo è l'obiettivo della ministra francese per la Transizione Ecologica, in visita a Biarritz, località balneare sulla costa atlantica. Barbara Pompili ha incoraggiato tutti i comuni costieri ad aderire all'iniziativa e finora lo hanno fatto una decina di città.
L'inquinamento da plastica è il flagello del mare. Ogni anno, otto milioni di tonnellate di rifiuti raggiungono gli oceani e circa l'80% di questi rifiuti è costituito da plastica.
I tipi di plastica più comuni che si trovano sulle spiagge europee sono sacchetti, posate, bicchieri e imballaggi per alimenti. Per lo più usa e getta. L'Unione Europea lo scorso anno ha vietato l'uso di tutta una serie di prodotti monouso, come cannucce o cottonfioc, a partire dal 2021.
Le bottiglie, invece, dovrebbero essere realizzate con materiali riciclabili ed essere riutilizzate al 90% entro il 2029.
Si tratta di un processo lento per un fenomeno la cui gravità è evidente, nella mappa qui sopra della piattaforma online "Litterbase". In viola, le concentrazioni di rifiuti in plastica e microplastica.
Oltre a questi materiali, che pregiudicano la biodiversità marina e molte specie, c'è un nuovo arrivato: la mascherina chirurgica, diventata la nuova normalità in tempo di pandemia. Che ora si può trovare sul fondo del mare.