Si lavora al riavvio della stagione che per le ingenti perdite prevedibili potrebbe durare fino a novembre
Se non ci fosse stata la pandemia da coronavirus, gli alberghi in Grecia sarebbero già operativi e impegnati coi primi turisti della stagione. Invece, a dieci giorni dalla fine di maggio, le strutture ricettive restano chiuse mentre l'intero settore viene sottoposto a misure di prevenzione tali da cambiare radicalmente le modalità stesse della vacanza.
Tra distanze minime obbligatorie, mascherine e schermi protettivi, le riaperture comporteranno un carico aggiuntivo di lavoro per gli albergatori, e una certa quantita di disagi, grandfi e piccoli, per i vacanzieri.
''Faremo di tutto per tenere le camere libere per almeno 48 ore dopo ogni check-out, in modo da poterle igienizzare e abbattere così ogni rischio. Intanto stiamo separando gli ambienti in modo da permettere che una famiglia resti unita ma allo stesso tempo anche separata dagli altri gruppi", spiegaPhilippe Roux-Dessarps, imprenditore alberghiero.
Oltre che sul personale di servizio, controlli sono previsti anche sui visitatori e sui fornitori. Agli ospiti sarà controllata la temperatura corporea al'arrivo e poi su base giornaliera, mentre lo staff sarà sottoposto periodicamente a test e accertamenti diagnostici.
Resta il problema di come permettere l'accesso alle spiagge in tutta sicurezza. La distanza tra una fila di lettini e l'altra sarà di almeno 4 metri. Per renderlo possibile saranno usati tutti gli spazi extra all'aperto. E infine cambiano anche le regole per pranzi e cene.
La pandemia ha reso flessibili anche le regole delle agenzie di viaggi, che accettano cancellazioni senza penali, ed è quindi difficile fare previsioni. "Dobbiamo fare in modo che l'albergo non somigli a un ospedale. Dobbiamo creare un ambiente tale da far si che una volta arrivate e sottoposte ai controlli, le persone si possano sent ire al sicuro e dimenticarsi del resto", dice Roux-Dessarps. Gli operatori turistici greci contano di prolungare la stagione almeno fino a novembre, il che potrebbe permettere di recuperare almeno in parte le ingenti perdite.