Covid-19, quel treno per l'aeroporto CDG con solo 3 a bordo

Covid-19, quel treno per l'aeroporto CDG con solo 3 a bordo
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Di Ricardo Borges de Carvalho
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Il nostro collega portoghese Ricardo Borges de Carvalho ha raccontato il suo viaggio di ritorno a casa tra treni e stazioni semideserti, su un aereo semivuoto

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Scenari distopici, stazioni e aeroporti fantasma; controlli, maschera e gel disinfettante i compagni di viaggio. Ai tempi del coronavirus la nuova normalità trasforma un banale viaggio da Lione a Madrid in una traversata in solitaria o quasi, accanto un nemico invisibile da cui guardarsi e all'arrivo 2 settimane di quarantena perché la Spagna, in un'Europa che ha proceduto in ordine sparso, ha mantenuto questa misura sanitaria preventiva anche per i cittadini dell'Unione europea. Il termoscanner all'aeroporto è ormai un must come il metal detector. 

Lione-Parigi, il TGV con un terzo dei passeggeri

Il nostro viaggio inizia dal centro di Lione, stazione di Part Dieu, direzione Parigi; è uno dei principali collegamenti ferroviari in Francia. "Ho fatto questo viaggio decine di volte - racconta Ricardo Borges de Carvalho -  e non ho mai visto il treno così vuoto. Ogni carrozza trasporta il 30% della sua capacità. I servizi bar non funzionano. Ogni passeggero può prendere solo una bottiglia d'acqua, ma la regola di indossare una maschera è seguita da tutti".

Semideserta la principale stazione di Lione, semideserta la Gare de Lyon, uno dei più importanti snodi ferroviari parigini. 

Durante la fase di deconfinamento, il governo francese ha limitato gli spostamenti a 100 km dal domicilio, eccetto deroghe certificate per serie ragioni di lavoro o famiglia, ma nessuno ha verificato la giustificazione per questo viaggio di 500 chilometri. 

A Parigi snack e mascherine nel distributore automatico, una costa 5 euro

All'interno della stazione RER nel distributore automatico sono spuntate le maschere, obbligatorie sui mezzi, pubblici: una costa 5 euro.

"Oggi andare all'aeroporto Charles de Gaulle è quasi come voler raggiungere la terra di nessuno. Da questo treno suburbano, che collega il centro di Parigi all'aeroporto e con una capacità di centinaia di persone, eravamo in tre a scendere", racconta Ricardo Borges de Carvalho.

Charles De Gaulle, è uno degli scali più trafficati d'Europa ma ormai da due mesi è pressoché deserto: solo quattro voli sono programmati in partenza ad un terminal nell'intero pomeriggio; gli aerei parcheggiati e semivuoti quando decollano, sono la rappresentazione plastica di un settore che soffre.

Nessun bisogno di lasciare la fila centrale vuota o di divisori in plexiglas: con un numero di viaggiatori così esiguo, le distanze sono ben più di un metro. 

A Madrid quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo

Durante il volo, come fosse un volo intercontinentale, si compila un documento con i dati personali da consegnare all'arrivo. L'unica fila della giornata è quella per ritirare i bagagli: 20 minuti di attesa. A terra di nuovo un termometro e il disbrigo di una serie di formalità: la misurazione della temperatura corporea, la consegna del questionario con i contatti privati al personale medico di Madrid e la comunicazione che si è ufficialmente in quarantena per due settimane. Si riceve anche un documento con le indicazioni: misurare la temperatura mattina e sera e numeri da chiamare in caso di sintomi di Covid-19.

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