Coronavirus: brindisi al ritorno alla "normalità" a Guadalajara

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Di Jaime Velázquez
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La cittadina di provincia entra nella Fase 2, mentre Madrid e Barcellona devono ancora aspettare

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Guadalajara si sveglia in un mondo post quarantena. Indossando mascherine e guanti, i cittadini cercano di recuperare la loro vecchia vita. Dopo due mesi di lockdown, i piccoli negozi sono aperti, sono permessi gli assembramenti fino a 10 persone. E sui marciapiedi, i bar accolgono di nuovo i clienti. In terrazza, la gente beve un primo sorso del tanto atteso ritorno alla vita precedente.

"Normalmente ci sono 20 tavoli in terrazza, oggi, visto che è il primo giorno ne abbiamo messi solo cinque, per vedere come va", spiega il proprietario di un bar. "Ci sono tre metri di distanza tra i tavoli. Puliamo tutto con la candeggina, disinfettiamo e indossiamo mascherine... E sembra che la gente cominci a rallegrarsi un po'". 

Così vicine eppure così lontane

Guadalajara è a soli 40 minuti da Madrid, ma sembra un mondo totalmente diverso. Con nessun decesso per Covid-19 nelle ultime 24 ore, questa città sta lentamente tornando a vivere. Madrid, invece, dovrà aspettare almeno fino a lunedì prossimo, per avere delle risposte e sapere quando potrà allentare le misure restrittive. La capitale spagnola e altre grandi città come Barcellona rimarranno chiuse, fino a quando le cifre non miglioreranno

La maggior parte delle province sono invece già entrate nella Fase 2, sulla strada verso la nuova normalità. Ma la gente è ancora riluttante. "C'è ancora molta paura, perché la ferita è ancora aperta", dichiara un commerciante. "E per quanto riguarda il numero di clienti che abbiamo di solito, questo non è sicuramente un giorno normale. È come se la gente aspettasse di vedere come evolvono le cose".

Permessi i funerali

Con più di 250 morti per Covid-19 morti nella provincia, i parenti di coloro che sono deceduti hanno finalmente la possibilità di tenere un funerale e ricordare i propri cari. "In questo periodo sono andato più volte al cimitero per le sepolture, ed ero solo, perché non c'era nessuno della famiglia", spiega ai nostri microfoni un sacerdote. "In alcuni casi solo due persone. E mi dicevano spesso che non avevano più lacrime, perché il parente era deceduto dieci giorni prima..."

Per i credenti, nelle chiese ormai aperte è arrivato il momento di pregare. "È il minimo che possiamo fare", dice il ministrante della chiesa. "Pregare per loro, per quelli che se ne sono andati. Ma è molto triste che se ne siano dovuti andare da soli".

Guadalajara, come il resto della Spagna cerca di recuperare la vita di prima. Ma non sarà mai più lo stesso, perché oltre 25.000 persone non ci sono più.

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