Cirio, falle in Piemonte nella medicina territoriale

(ANSA) – TORINO, 15 APR – In Piemonte “la medicina
territoriale ha delle falle”. Il governatore Alberto Cirio,
ospite su Rai Uno di Storie Italiane, interviene sulle
segnalazioni di pazienti con sintomi riconducibili al
coronavirus sparite nel nulla. “Ero presidente da 7 mesi quando
è iniziata l’emergenza e ho preso la sanità che c’era – dice – con eccellenze ma anche gravi carenze. Tra queste la medicina
del territorio, figlia di investimenti che non sono stati fatti,
che non ha filtrato a sufficienza. L’attenzione però è
altissima: quello che c‘è nel territorio sta dando il massimo”.
“Il coronavirus, in Piemonte, è arrivato dal ceppo lombardo e
la prova è che le province di confine con la Lombardia hanno
mediamente il doppio dei contagi rispetto alle altre”, ricorda
poi Cirio sulla diffusione dell’epidemia che nella regione
registra numeri superiori alle altre zone d’Italia. “I medici ci
dicono che il contagio in Piemonte è arrivato con una settimana
di ritardo – aggiunge – ed è questo il motivo di questa coda più
lunga. Essendo iniziata dopo – ribadisce – finirà anche dopo. Se
è vero che il numero dei contagi hanno percentuali maggiori
rispetto ad altre Regioni, è comunque altrettanto vero che la
linea delle terapie intensive diminuisce e aumenta la linea dei
guariti. Quindi qualche dato positivo c‘è – conclude – anche se
la linea del contagio ci fa tenere l’attenzione altissima”.
(ANSA).