Covid: teologi accusano,scelte colpevoli

(ANSA) – ROMA, 1 APR – “Lo scoppio dell’epidemia ha avuto un
impatto devastante sul sistema sanitario, e sta già producendo
conseguenze altrettanto gravi sul piano sociale”: con queste
parole un gruppo di teologi, medici, vescovi, parroci, lancia un
‘j’accuse’ parlando di “disfunzioni organizzative” nella
gestione dell’emergenza le cui conseguenze “sono state
disastrose”. Sono anche “evidenti le colpevoli scelte di una
politica che ha sottoposto la sanità all’aziendalizzazione”. La
“Lettera nella tempesta” nasce su iniziativa di alcuni gesuiti
della Pontifica Università Teologica dell’Italia Meridionale di
Napoli che puntano l’indice anche contro “la spesa militare” che
“ha continuato a crescere in modo esponenziale” mentre “il
servizio sanitario nazionale era sottoposto a continui tagli”.
Ora si chiede di fermare l’emergenza sociale attingendo a quei
fondi. Ma anche le Chiese “potrebbero rinunciare alla parte
dell’8 per mille di cui i cittadini italiani non hanno
esplicitamente dichiarato la destinazione”.