L'ex parroco transalpino era accusato di violenze sessuali nei confronti di giovani scout della diocesi di Lione
Condannato a cinque di reclusione senza condizionale Bernard Preynat, l’ex parroco processato a Lione con l'accusa di abusi su giovani scout tra il 1971 e il 1991.
All'epoca dei fatti, le vittime avevano un'età compresa tra i 7 e i 15 anni.
Il 75enne, per il quale l’accusa aveva chiesto otto anni di carcere, è stato ritenuto colpevole delle violenze imputategli sia in Francia che durante dei campi all'estero, e di essersi servito del silenzio della Chiesa.
Il caso, emerso solo di recente grazie a svariate denunce, ha scosso profondamente l'opinione pubblica: Preynat è rimasto in funzione presso la diocesi di Lione sino all'autunno del 2015.
Lo scorso marzo, era stato condannato a sei mesi di carcere con la condizionale anche Philippe Barbarin, Arcivescovo di Lione, reo di non aver denunciato gli abusi.
La sentenza è stata pronunciata in un Tribunale chiuso al pubblico e alla stampa, per ottemperare alle nuove disposizioni in materia di emergenza - coronavirus.