Coronavirus. Il bazooka di Trump affonda le borse

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Di Sergio Cantone
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Giornata nera sui mercati del Vecchio Continente. Piazza Affari mai così male nella sua storia: -17%. Parigi, Madrid e Francoforte tutte ampiamente sotto il 12%. Delusione per il Quantitative Easing della BCE. L'iniezione di liquidità della Fed risolleva solo Wall Street

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E' pandemia sui mercati finanziari di tutto il mondo. Dopo aver affondato le borse europee, il Coronavirus precipita Wall Street ai minimi dal 1987, con il Dow Jones che chiude in negativo di dieci punti. Perdite a due cifre anche sui principali mercati finanziari del Vecchio Continente, con oltre 820 miliardi bruciati in una sola giornata e Piazza Affari che fa peggio del dopo-Lehman Brothers. Fragoroso il crollo a Milano, che perde quasi il 17%, registrando la peggiore seduta della sua storia.

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Bucati i paracaduti aperti in giornata per attutire il crollo. Il Quantitative Easing da 120 miliardi sfoderato dalla Banca Centrale Europea da qui alla fine dell'anno ha deluso le aspettative. L'iniezione di liquidità da 1500 miliardi di dollari annunciata dalla Fed americana non compensa poi gli annunci della Casa Bianca e arriva quando Francoforte, Parigi e Madrid hanno tutte già chiuso ampiamente sotto il 12%. Letale soprattutto il bazooka imbracciato da Trump contro il virus: uno stop di un mese ai viaggi dall'Europa, che ha terrorizzato gli investitori.

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