Washington sanziona controllata Rosneft

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Di Alberto De Filippis
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L'azienda è accusata di aiutare il Venezuela ad aggirare le sanzioni. Il titolo crolla in borsa

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Gli Stati Uniti mettono in lista nera la Rosneft Trading controllata, con sede a Ginevra, del colosso petrolifero russo Rosneft. La società è accusata di aver aiutato il Venezuela a vendere petrolio aggirando le sanzioni che Washington aveva imposto contro aziende ed esponenti chavisti. Sebbene si tratti teoricamente di una controllata, alla notizia, il titolo della Rosneft ha perso quasi il 13% in borsa. Rosneft è anche socia dell'azienda petrolifera venezuelana PDVSA, presente negli Stati Uniti con una vasta rete di pompe di benzina, Citgo.

Dal 2006 Rosneft avrebbe prestato a vario titolo almeno 17 miliardi di dollari a PDVSA. Solo l'anno scorso Rosneft avrebbe gestito e movimentato oltre un terzo della produzioone di greggio venezuelano. Esso ha delle caratteristiche estremamente particolari. È vero che Caracas dispone, secondo tutte le stime degli analisti, di immense riserve ancora inutilizzate, ma va anche detto che il greggio venezuelano ha caratteristiche che lo rendono fra i più complessi a raffinare. Il Venezuela al momento non dispone delle tecnologie per estrarlo e lavorarlo e la produzione è crollata in questi anni. Per questo ha bisogno dell'aiuto russo.

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