La riforma vieterebbe l'acquisto di più di una pistola al mese
In mimetica e col mitra a tracolla: hanno manifestato così, a migliaia, in Virginia, per protestare contro la riforma della legge statale sulle armi, che punta a rendere un po' meno semplice per qualsiasi cittadino comprare pistole fucili.
Alla protesta, che si è svolta senza incidenti, hanno partecipato gruppi estremisti provenienti anche da altri Stati, venuti a dare manforte agli attivisti del Virginia Citizen Defense League, che sul loro sito si presentano come una lobby in difesa del diritto a possedere armi.
"Vogliamo mostrarci solidali coi fratelli della Virginia", spiega un militante del North Carolina. "Non c'è niente di sbagliato, la nostra nazione è fondata sulle armi da fuoco".
Un concetto ribadisto da un altro manifestante, per il quale possedere armi corrisponde al "diritto dato da Dio per proteggermi".
All'iniziativa in Virginia non è mancato il sostegno del presidente Donald Trump, che ha colto l'occasione per un nuovo attacco ai democratici, i quali sostengono il progetto di legge.
La contestata riforma prevede di proibire l'acquisto di più di una pistola al mese, permette alle amministrazioni locali di vietare le armi in parchi ed edifici pubblici, e introduce l'obbligo di controlli sugli acquisti di armi da fuoco.
Le nuove misure sono state elaborate dopo la sparatoria del maggio scorso a Virginia Beach, in cui un impiegato comunale uccise 12 persone in un edificio pubblico.
Giovedì scorso, sulla Costa orientale del paese sono stati arrestati tre componenti di un gruppo neonazista conosciuto come "The Base" che intendevano partecipare alla manifestazione.