Almeno un morto e diversi feriti. Le autorità assicurano: non c'è rischio di una nube tossica
Un'esplosione impressionante, che ha ucciso una persona e ne ha ferite altre nove, tre con ustioni gravi, ma pericolo di nube tossica scampato. È il bilancio di un incidente avvenuto martedì sera in uno stabilimento petrolchimico di Tarragona, in Catalogna.
Non è ancora chiara l'origine dello scoppio, che è stato avvertito in un raggio di 50 chilometri. Ma sono servite 29 squadre dei vigili del fuoco per spegnere l'incendio. Rientrato invece il pericolo di incidente chimico: le autorità avevano diffuso un appello a non uscire di casa, ma le analisi hanno escluso la presenza nell'aria di agenti contaminanti.
"Ho visto il momento esatto dell'esplosione - racconta una cameriera - Eravamo qui, con alcuni clienti. Le porte erano aperte e abbiamo sentito un rumore strano, molto forte. E poi siamo stati investiti dall'onda d'urto. Ci siamo buttati tutti a terra".
L'industria colpita produce ossido di etilene, una sostanza infiammabile usata per fabbricare solventi.
"Trenta persone stanno lavorando nei dintorni dell'area per raffreddare i serbatoi di sostanze chimiche", ha detto il ministro dell'interno catalano, Miquel Buch.
Lo stabilimento si trova in un polo chimico di 1200 ettari, chiamato ChemMed, il più grande dell'Europa meridionale. Secondo i primi riscontri delle indagini l'esplosione dovrebbe essere accidentale.