Crocifisso nei luoghi pubblici, sì o no?
(ANSA) – ROMA, 1 OTT – L’esposizione del crocifisso nei
luoghi pubblici – nelle scuole, nelle aule di giustizia e nei
seggi elettorali – è legittima o è in contrasto con i principi
costituzionali di uguaglianza, di libertà di religione e di
laicità dello Stato? La questione – che contrappone da decenni
cattolici e laici – torna di attualità alla luce delle parole
del ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti, il quale ha
detto di ritenere l’esposizione della croce nelle aule
scolastiche “una questione divisiva” e di preferire una “scuola
laica”, suscitando reazioni di disapprovazione da parte del
mondo cattolico, favorevoli da parte di atei e agnostici.
L’ultima pronuncia giurisdizionale di rilievo è stata della
Grande Camera della Corte europea per i diritti dell’uomo, che
nel 2011, accogliendo un ricorso dell’Italia, ha ritenuto
legittima l’esposizione del crocifisso: non può essere
considerata un elemento di “indottrinamento” – hanno detto i
giudici europei – e dunque non comporta una violazione dei
diritti umani.