(ANSA) - MILANO, 23 SET - Il traffico di rifiuti stoccati e bruciati, nell'ottobre 2018, nel deposito di via Chiasserini, a Milano, ha provocato "un danno all'ambiente e alla società" di proporzioni tali da chiedere un impegno costante e andato avanti "per tutta l'estate" da parte delle autorità competenti. Un lavoro, effettuato dalla Città metropolitana che ha iniziato le bonifiche sul sito a luglio, e volto ad "evitare conseguenze per la salute e il bene pubblico". E' un passaggio della requisitoria del pm di Donata Costa che ha chiesto condanne fino a 6 anni e 8 mesi di carcere, con la pena più alta per Aldo Bosina, l'amministratore di fatto della Ipb Italia, società che gestiva il deposito e per altri tre imputati. Il pm ha poi chiesto 3 anni e 10 mesi di carcere per l'imprenditore Giovanni Girotto, 3 anni e 4 mesi di carcere Patrizia Geronimi, amministratrice della Ipb Italia, e 4 anni e 2 mesi per Pietro Ventrone, amministratore di una società intermediaria.
Maxi rogo, pm, condanne oltre a sei anni
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Di ANSA
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