In vino veritas? E se la vera notizia del G7 fosse lo sguardo tra Melania e Trudeau

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Di Stefania De Michele
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Davanti e dietro le quinte del vertice di Biarritz

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Forse proprio davanti a un calice di txakoli, il pregiato vino dei Paesi Baschi, è stato suggellato il primo accordo del G7 di Biarritz tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente americano Donald Trump, che aveva minacciato di imporre una tassa sull'import di vino francese, in risposta alla decisione di Parigi di tassare i giganti statunitensi dell'high-tech, come Google. Sulla 'questione vino' i negoziatori sembra abbiano raggiunto un compromesso, ma le tensioni da sanare al vertice non mancano neppure sull'asse Stati Uniti - Canada.

La foto che sta rimbalzando sui social e sta facendo il giro del mondo ritrae uno sguardo d'intesa tra la first lady d'America, Melania Trump, e il premier canadese, Justin Trudeau, che ha portato con sé a Biarritz il fascino delle sue due lauree (la prima in lingue all'Università McGill, dove ha discusso una tesi in letteratura inglese, la seconda in scienze dell'educazione all'Università della Columbia Britannica) e, en passant, la prestanza propria di un attore hollywoodiano.

Il triangolo no - suonerebbe così, in musica - e certo non con uno dei leader più invisi alla Casa Bianca. Non si contano infatti, tra i due, gli sgarbi istituzionali, che hanno costellato la vigilia e il G7 canadese dell'anno scorso.

Nel 2018 Trump aveva riletto la storia e rimproverato i canadesi di aver bruciato la Casa Bianca nella guerra del 1812. Bacchettata e matita rossa di Trudeau: "Un falso storico. I soldati britannici, son stati loro" era stata la replica del premier canadese.

Dalla storia agli affari, la relazione si è tesa ancor di più per i dazi su acciaio e alluminio, dei quali il Canada è il principale esportatore negli Usa, definiti un "insulto" anche perché motivati da presunte ragioni di sicurezza nazionale.

Ma Trump ha continuato ad accusare i canadesi di pratiche commerciali scorrette, di aver istituito dazi protettivi e barriere. Nessuna barriera però tra Justin e Melania. Il bombardamento social lo dice a chiare lettere: affidare i diversi negoziati a un bicchiere di vino dei Paesi Baschi e all'amabilità tra due icone di bellezza dei rispettivi potentati potrebbe sortire migliori risultati.

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