(ANSA) - BOLOGNA, 29 LUG - Alla luce degli sviluppi dell'indagine 'Angeli e Demoni' sui casi di affido di bambini a Bibbiano che hanno coinvolto servizi sociali e sanitari della Val d'Enza, "in questi ultimi giorni stiamo raccogliendo numerose segnalazioni da parte degli operatori sociali del Comune di Bologna circa le gravi ripercussioni sul lavoro di tutta la comunità professionale". E' quanto denuncia il sindacato Cobas in una nota intitolata 'Assistenti sociali: no alla caccia alle streghe". Secondo l'organizzazione sindacale, vi sono "cittadini che fanno irruzione nelle sedi dei Servizi sventolando articoli di giornale; avvocati che minacciano di sollevare nuovi scandali e sgominare fantomatiche associazioni a delinquere; operatori filmati, fotografati, minacciati, lesi nella loro dignità personale e professionale, sottoposti a forti pressioni e chiamati costantemente a documentare e rendicontare il proprio operato per i meccanismi stessi del sospetto, che in modo strisciante diventa pervasivo e insidia ogni cosa".
Cobas, no a caccia streghe ass. sociali
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Di ANSA
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