Migranti in Italia: chiuso il Cara di Mineo

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Nato nel 2011, durante l'ultimo governo Berlusconi; negli otto anni di vita è salito alla ribalta della cronaca per irregolarità

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Era considerato il centro di accoglienza per migranti più grande d'Europa, questo martedì il Cara di Mineo, provincia di Catania, ha chiuso.

Di proprietà della Pizzarotti, affittato allo Stato, è giunto a ospitare fino a 5.000 persone. In una conferenza stampa, il ministro italiano del'Interno, Matteo Salvini, ha espresso la sua soddisfazione:

"Torneremo all'economia reale, quella dell'agricoltura, del commercio, del lavoro e non quella del business dell'immigrazione. Sono orgoglioso di aver liberato questa terra da un problema. Qui i terreni agricoli e gli immobili valevano zero".

Nato nel marzo del 2011, durante l'ultimo governo Berlusconi, subito dopo le prime primavere arabe, quando le coste siciliane venivano raggiunte da un’ondata senza precedenti di sbarchi per via le proteste in Tunisia e la destabilizzazione della Libia, il centro è salito alla ribalta delle cronache troppo spesso per le irregolarità nella gestione degli appalti. È stato definito uno dei peggiori modelli di accoglienza italiani:

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