La barca a vela di Mediterranea si dirige verso Lampedusa con a bordo 54 persone recuperate in acque libiche
Un'altra Ong sfida Salvini: 54 migranti su una barca a vela della Mediterranea stanno andando verso Lampedusa, nonostante il ministro abbia già detto che l'imbarcazione non può attraccare. Nel frattempo nella notte di giovedì è arrivato sull'isola un barchino con a bordo 14 migranti, che si aggiungono ai 55 recuperati dai militari italiani.
"Noi li abbiam trovati su un gommone che in realtà era in buone condizioni. Il problema è stato che ci trovavamo in zona libica e i libici stavano arrivando a prenderli, quindi immediatamente li abbiamo caricati sulla barca e siamo partiti" dice il medico di bordo Giulia Berberi.
Mercoledì invece oltre 80 migranti sono morti in mare per un naufragio a largo delle coste tunisine. Solo quattro sono sopravvisuti, salvati da marinai tunisini, e portati in dei foyer del paese. La Tunisia non ha infatti dei veri e propri centri per i migranti.
Ecco cosa racconta un sopravvissuto ancora sotto shock: "Abbiamo preso un piccolo legno che era sull'imbarcazione e siamo stati 2 giorni così, seduti su questa tavola", dice Souleyman Couibaly, proveniente dal Mali.
Le autorità tunisine e alcune imbarcazioni di pescatori hanno perlustrato la zona in cerca degli altri. Invano.