Libia: Onu in stallo su condanna del raid contro il centro migranti

Libia: Onu in stallo su condanna del raid contro il centro migranti
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Di Paola Cavadi
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Il Consiglio di Sicurezza non ha ancora reso nota la sua posizione dopo ore di riunione. In discussione un testo che non attribuisce colpe a nessuna parte in conflitto. Washignton tentenna. Intanto testimoni parlano di almeno 100 morti e almeno 80 dispersi dopo il raid. Gravi molti dei 130 feriti.

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E' stallo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sul testo della risoluzione di condanna dell'attacco aereo contro il centro di detenzione di migranti di Tajoura, il cui bilancio ufficiale di almeno 60 vittime è smentito, e aggravato, da diverse fonti concordanti che parlando di almeno 100 morti e circa 80 migranti ancora dispersi. Molti tra i 130 feriti si trovano inoltre in gravi condizioni, non si puo' dunque escludere che il bilancio delle vittime si aggravi ulteriormente.

Tripoli Central Hospital, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
Bags with bodies of migrants who died after an air strike hit a detention center for mainly African migrants in TajouraTripoli Central Hospital, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny

"Sono un centinaio le vittime del bombardamento sul centro di migranti in Libia, a Tajoura, molte donne e bambini". A dirlo al magazine online Focus on Africa è Ismail Mohammed, uno dei portavoce della Comunità dei rifugiati dal Sudan in Italia, in contatto con alcuni sopravvissuti sudanesi. "Molti dei feriti sono in condizioni gravissime e mancano all'appello una ottantina di migranti, per lo più gente del Sudan, molti del Darfur come me, ma anche somali, eritrei, etiopi", ha aggiunto.

Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
A migrant carries his belongings at a detention centre for mainly African migrants, that was hit by an airstrike in the Tajoura suburb of Tripoli,Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
Tripoli, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
A migrant picks up her belongings from rubble at a detention centre for mainly African migrants that was hit by an airstrike, in the Tajoura suburb of TripoliTripoli, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterrez ha definito l'attacco "un oltraggio", e ha chiesto l'apertura di un'inchiesta indipendente dell'Onu che accerti i responsabili alla giustizia.

A parlare apertamente di crimine di guerra è invece l'inviato delle Nazioni Unite in Libia, il libanese Ghassan Salamè.

Sebbene abbia definito "ripugnante" il raid ordinato, e poi bollato come errore dal generale Haftar, Washington sembra tenere in stallo la situazione al Palazzo di Vetro. Fonti diplomatiche confemrano tuttavia che la bozza di testo britannica si limiterebbe a una condanna generale dei fatti senza accusare una parte o l'altra, oltre a esprimere preoccupazione per la situazione umanitaria in Libia e chiedere il cessate il fuoco e il ritorno al dialogo.

Tripoli, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
Blood stains are seen at a detention centre for mainly African migrants that was hit by an airstrike in the Tajoura suburb of TripoliTripoli, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny

Wolfram Lacher, un analista tedesco che segue l'evolversi della crisi in Libia, ha commentato scrivendo che "questo non è un attacco accidentale, il generale Haftar e gli Emirati Arabi Uniti sapevano che il centro migranti era affianco della base di Dhaman, l'avevano già bombardata un mese fa. Hanno accettato la possibilità di colpire il centro, sapendo che era pieno di civili".

Tripoli, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
A migrant picks up clothes from among rubble at a detention centre for mainly African migrants that was hit by an airstrike in the Tajoura suburb of TripoliTripoli, Libya July 3, 2019. REUTERS/Ismail Zitouny
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