Concluse, dopo due mesi, le indagini preliminari sul rogo cha ha devastato una parte della cattedrale. Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti un malfunzionamento del circuito elettrico o una sigaretta spenta male. Ai magistrati il potere di contestare eventuali negligenze ai funzionari.
A provocare l'incendio di Notre-Dame non è stata la mano di un criminale. E' quanto hanno stabilito i giudici del Tribunale di Parigi a conclusione di due mesi di indagini preliminari sul rogo che ha devastato una parte della cattedrale. Il tribunale ha affidato inoltre a un pool di 3 magistrati il compito di proseguire nelle indagini.
Un malfunzionamento del circuito elettrico o una sigaretta spenta male restano tra le ipotesi piu' probabili al vaglio degli inquirenti che continueranno a indagare scandagliando, con poteri di contestazione, eventuali negligenze da parte di funzionari.