Tra le categorie più colpite, le famiglie numerose, quelle con giovani o minori e quelle con stranieri
5 milioni di italiani vivono in povertà assoluta (l'8,4% del totale), mentre 9 milioni in povertà relativa (il 15% del totale). E' quanto emerge dal rapporto Istat sul 2018, dal quale si evince che, rispetto all'anno precedente i livelli sono rimasti invariati, nonostante sia stata identificata una diminuzione della spesa complessiva delle famiglie - in particolare visto che quelle a maggior rischio di povertà, mostrano una tenuta dei propri livelli di spesa, con un conseguente miglioramento rispetto alle altre -. Si resta comunque ai massimi dal 2005.
Le categorie più colpite
Tra le categorie più colpite i nuclei famigliari con un maggior numero di componenti, quelli composti da giovani o con minori, o con almeno uno straniero. Istruzione e livelli occupazionali migliori, invece, proteggono dalla povertà. Secondo le stime dell'istituto di statistica, inoltre, la povertà assoluta rimane concentrata in particolare al Sud Italia, nonostante le famiglie povere siano diminuite rispetto al 2017. Da notare inoltre l'aumento della povertà nel Nord Est.
Ma come si posiziona l'Italia rispetto al resto del continente?
Secondo un recente rapporto dell'Osservatorio delle disuguaglianze francese, il Paese con il più alto livello di povertà resta la Romania (25%), con la Spagna che si assesta intorno al 15% - come l'Italia - mentre la Francia è intorno al 13,6%, con 8,5 milioni di persone che vivono con meno di 1026 euro al mese. In Germania, con i dati aggiornati però solo al 2017, c'è stata una lieve diminuzione (0,3 punti) rispetto al 2016, con il solo 3,4% della popolazione che vive in povertà.