Sudan: spari contro soldati e manifestanti, morti e feriti

Violenze e morti a Khartoum, capitale del Sudan, dove cinque manifestanti e un soldato sono deceduti, poche ore dopo l’annuncio di un accordo tra gli organizzatori della protesta popolare nel Paese ed i Generali, alla guida del Governo di transizione.
Le forze paramilitari hanno disperso i dimostranti con gas lacrimogeni: durante una successiva conferenza stampa, il Consiglio militare ha quindi denunciato non meglio precisati "elementi di sabotaggio" che avrebbero aperto il fuoco davanti al quartier generale dell’Esercito, col proposito di far saltare i negoziati sulla transizione politica.
Un sit-in organizzato dai manifestanti è in corso in Sudan da oltre un mese, mentre gli scontri susseguitisi dall'inizio dell'anno hanno mietuto tra i 65 e i 90 morti.
Il Procuratore generale sudanese ha annunciato inoltre l’imputazione dell'ex Presidente, Omar al Bashir, deposto l’11 aprile scorso ed attualmente detenuto, per "aver ucciso manifestanti" durante le proteste contro il suo regime.